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Terapia dei fibromi uterini: le indicazioni della European Menopause and Andropause Society

11/01/2015

Terapia dei fibromi uterini: le indicazioni della European Menopause and Andropause Society
"Science News" - Segnalazioni e commenti on line su articoli scientifici di particolare interesse
Commento a:
Pérez-López FR, Ornat L, Ceausu I, Depypere H, Erel CT, Lambrinoudaki I, Schenck-Gustafsson K, Simoncini T, Tremollieres F, Rees M.
EMAS position statement: management of uterine fibroids
Maturitas. 2014 Sep; 79 (1): 106-16. doi: 10.1016/j.maturitas.2014.06.002. Epub 2014 Jun 9.

Analizzare criticamente le evidenze disponibili sulla cura dei fibromi uterini: è l’obiettivo del documento messo a punto, per conto della European Menopause and Andropause Society (EMAS), dal gruppo di ricerca multinazionale coordinato da Faustino Pérez-López, del dipartimento di Ostetricia e Ginecologia dell’Università di Zaragoza, Spagna.
I fibromi uterini (denominati anche miomi o leiomiomi) sono i più comuni tumori benigni dell’apparato riproduttivo femminile. Queste le principali indicazioni del documento, realizzato attraverso una review della letteratura e una consensus conference di esperti:
- molti fibromi uterini sono asintomatici e non richiedono alcun intervento, ma è consigliato effettuare un regolare follow up su queste pazienti, per tenere sotto controllo l’eventuale crescita del fibroma;
- i sintomi associati ai fibromi includono le mestruazioni emorragiche e il dolore/disagio pelvico;
- la correlazione tra fibromi e infertilità aumenta con l’età;
- i fibromi non accrescono il rischio di tumore uterino maligno;
- i leiomiosarcomi sono molto rari (meno di 1 su 1000);
- non è chiaro, tuttavia, se il leiomiosarcoma (meno di 1 caso su 1000) costituisca un tumore ex novo o una trasformazione maligna del fibroma;
- la terapia dei fibromi sintomatici include opzioni farmacologiche, chirurgiche e radiologiche;
- il range dei trattamenti medici consente una gestione molto flessibile dei sintomi, e include: l’acido tranexamico; gli antinfiammatori non steroidei (FANS); i contraccettivi ormonali; gli analoghi del GnRH (Gonadotropin Releasing Hormone); gli anti progesterone (mifepristone); i modulatori selettivi dei recettori per il progesterone (ulipristal acetato);
- tutte queste opzioni mediche non rimuovono il tumore: di conseguenza, quando il trattamento viene interrotto, i sintomi possono ripresentarsi;
- le procedure chirurgiche e radiologiche possono essere personalizzate in base all’età, alla salute generale e alle aspettative della paziente;
- l’isterectomia è il trattamento più efficace, anche se in alcuni casi la miomectomia può bastare a controllare i sintomi;
- le alternative alla chirurgia includono l’embolizzazione arteriosa uterina, la miolisi e l’ablazione con ultrasuoni focalizzati ad alta intensità, guidata dalla risonanza magnetica;
- la scelta della terapia, la sua efficacia e l’eventuale necessità di trattamenti ripetuti dipendono dalla dimensione del fibroma, dalla tipologia e dalla gravità dei sintomi, e dalle aspettative della donna in termini di fertilità e maternità.
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