Ivan B. (Milano)
Allora i nostri dubbi sono fondati?
Quali?
A quali altri rischi andiamo incontro?
I danni sul cervello sono recuperabili?
Perché gli estrogeni sono così importanti per la salute del cervello?
Che cosa possiamo fare a livello di terapia?
Una psicoterapia con un/a terapeuta esperta di disturbi del comportamento alimentare permette di affrontare il problema rappresentato dalla distorta immagine di sé, che conduce a vedersi grassi anche quando il peso raggiunto è ora nella norma. In parallelo, il miglioramento qualitativo e quantitativo dell’alimentazione dovrebbe risolvere, nel tempo, il blocco mestruale. Inoltre, poiché l’anoressia si accompagna spesso ad ansia e depressione (si veda l'approfondimento), si può agire sul livello dell’umore con antidepressivi di ultima generazione, naturalmente sempre su prescrizione medica. Ma tutto questo, per quanto utile, ancora non basta. Finché persiste l’amenorrea, bisogna somministrare anche gli ormoni che l’ovaio non produce più: nella mia pratica clinica prescrivo estrogeni “bioidentici”, ossia uguali a quelli prodotti dall’ovaio, e progesterone naturale, così da restituire al corpo l’equilibrio ormonale perduto, evitare danni irreversibili al cervello e alle ossa e, non ultimo, recuperare una gioiosa sessualità. Naturalmente, poiché NON sono contraccettivi, è indispensabile che il ragazzo usi sempre il profilattico ad ogni rapporto, per non rischiare gravidanze nel caso di un pieno recupero dell’ovulazione. Se non c’è quest’attenzione, allora è meglio ricorrere ad un contraccettivo ormonale (pillola, cerotto o anello vaginale), che dà sì un contributo ormonale prezioso, ma non scioglie il blocco ipotalamico dovuto allo stress della dieta, come invece fanno gli ormoni bioidentici. Auguri di cuore.
Approfondimento - Identikit dell'anoressia
E’ un disturbo del comportamento alimentare, che spesso inizia nell’adolescenza. E’ una malattia seria, caratterizzata da dieta ossessiva, spesso accompagnata da esercizio fisico compulsivo. A volte può essere associata ad abuso di lassativi e/o al vomito autoprovocato. Comporta una progressiva e grave perdita di peso. Le persone che ne sono colpite hanno un’immagine di sé alterata, un desiderio inarrestabile di perdere sempre più peso e un vero e proprio terrore del grasso.
Da che cosa è causata?
Da molteplici fattori, fra i quali spiccano: una vulnerabilità genetica alla depressione, all’ansia e all’obesità; una personalità perfezionista e ossessiva, spinta a perseguire a qualsiasi costo traguardi percepiti – a torto o a ragione – come di eccellenza; un’eccessiva adesione ai modelli culturali occidentali, secondo i quali la donna bella deve essere per forza magrissima.
E’ una malattia diffusa?
Purtroppo sì. I disturbi del comportamento alimentare (anoressia e bulimia) rappresentano in Italia un fenomeno allarmante: studi recenti indicano che il 30% delle donne è a dieta “autogestita”, il 20% ha un disturbo sub-clinico, cioè non grave ma già capace di determinare ripercussioni importanti sulla salute, il 2% soffre di bulimia e l’1% di anoressia. Questi disturbi colpiscono soprattutto le adolescenti e le giovani, e molto meno frequentemente gli uomini (il rapporto è di circa 10 a 1).
Amenorrea secondaria Anoressia Cervello / Sistema nervoso centrale