Tiziana F. (Imperia)
La celiachia (o morbo celiaco) è causata da un’intolleranza permanente alla gliadina, una sostanza contenuta nel glutine. Quest’ultimo è un insieme di proteine contenute nel frumento, nell’avena, nell’orzo, nella segale, nel farro, nel kamut e in altri cereali meno noti, come la spelta e il triticale. Nei soggetti affetti queste sostanze attivano uno stato infiammatorio cronico della parete intestinale e la produzione di autoanticorpi che attaccano i tessuti dell’intestino tenue, danneggiando progressivamente i villi e riducendo la superficie intestinale di assorbimento.
In Italia circa 600.000 persone sono affette da celiachia, con una prevalenza quasi tripla fra le donne. Purtroppo, quando il sistema immunitario comincia a “sbagliare bersaglio”, attaccando i propri tessuti con gli autoanticorpi, tende a sbagliare sempre di più. Ecco che allora, in corso di celiachia, possono comparire autoanticorpi contro la tiroide, causando ipotiroidismo, o contro l’ovaio, causando una rapida riduzione della cosiddetta “riserva ovarica”. Se il processo infiammatorio auto-anticorpale contro l’ovaio è all’inizio, qualche chance di gravidanza c’è ancora: gliela auguro di cuore!
Prevenire e curare – Come valutare la riserva ovarica
- gli anticorpi anti-ovaio;
- l’inibina B e l’ormone anti mulleriano (AMH): prodotti dai follicoli ovarici, più sono bassi più indicano che l’ovaio è in riserva;
- le dimensioni delle ovaie, mediante ecografia trans-vaginale: più sono piccole e più indicano che il patrimonio di ovociti è già molto ridotto;
- i ormoni che stimolano l’ovaio, FSH ed LH, in 3°o 4° giornata del ciclo mestruale.
E’ poi indispensabile salvare gli ovociti residui (“crioconservazione”) in centri specializzati, se non è possibile cercare un figlio subito.
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