Amalia S. (Asti)
I ceppi 6 e 11 sono responsabili dei condilomi genitali, proliferazioni cutanee e mucose fastidiose che tendono a recidivare, ma sono del tutto benigne. Altri ceppi invece hanno la capacità di provocare tumori: i più aggressivi sono i ceppi 16 e 18. E’ corretto dunque consigliare la vaccinazione con il vaccino nonavalente, perché protegge contro i ceppi di HPV non ancora contratti grazie all’induzione di anticorpi specifici che riconoscono la proteina L1 del rivestimento del virus, una specie di numero di targa diverso per ciascun ceppo. Questo consente al sistema immunitario di riconoscerli ed eliminarli. Il vaccino, inoltre, riduce di circa il 40% la tendenza a recidivare delle lesioni iniziali indotte dai ceppi oncogeni già contratti.
Il vaccino anti HPV viene proposto alle ragazzine subito dopo la pubertà (e in alcuni Paesi anche ai ragazzini, una scelta giustissima) per massimizzarne l’efficacia protettiva, partendo dall’ipotesi (e dall’auspicio) che l’adolescente, a quell’età, non abbia ancora avuto rapporti sessuali. Tuttavia i vaccini, incluso questo, sono efficaci a ogni età: condivido quindi la raccomandazione del collega di farglielo fare.
Nei rapporti occasionali è indispensabile usare sempre il profilattico, fin dall’inizio del rapporto e in tutti i tipi di rapporto. A questo proposito, se ha avuto rapporti anali e orali non protetti, suggerirei di fare anche una valutazione con un colonproctologo e uno stomatologo esperti per escludere lesioni da HPV in quelle sedi.
Tenga infine presente che le malattie a trasmissione sessuale hanno diversi tempi di incubazione: data la possibilità di contrarre più malattie contemporaneamente (un partner promiscuo può essere portatore sano di più infezioni), è bene che vengano escluse altre possibili patologie. E stia attenta allo stress, che indebolendo le difese immunitarie favorisce la proliferazione dei virus. Continui a farsi seguire bene.
Pillole di salute
Emma R.
No, se è di insorgenza recente. Anzi, la TOS a base di estradiolo bioidentico e drospirenone, un progestinico derivato da un diuretico, lo spironolattone, aiuta a ridurre la pressione, insieme a stili di vita sani. L’ipertensione controindica invece la TOS se è associata a ictus o infarto.
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