Angelica S.
L’effetto finale di un farmaco, in uomini e donne, dipende da molti fattori, relativi a: 1) tipo di farmaco, meccanismo d’azione, metabolismo, dosi utilizzate (anche rispetto al peso corporeo), vie di somministrazione (per esempio locale, se il farmaco è assunto come lozione, o generale, se assunto per bocca) e possibili interferenze con altri farmaci; 2) fattori individuali, tra cui vulnerabilità genetiche, età, peso corporeo, stato di salute, possibili patologie intercorrenti, altri fattori di rischio e stili di vita.
Conoscere meglio i rischi, oltre ai benefici, e parlarne fra medico e paziente al momento della prescrizione è necessario sia per condividere con parole chiare aspetti positivi e negativi del farmaco, sia per cogliere poi tempestivamente i sintomi che possono segnalare effetti collaterali che forse sarebbero poco considerati. Per esempio, ogni uomo trattato con finasteride, che sull’alopecia funziona benissimo, andrebbe informato al momento della prescrizione sui possibili effetti negativi sulla sessualità, sull’umore e sulle funzioni cognitive, come oggi raccomandato e ben scritto nel foglietto illustrativo che accompagna il farmaco in USA, Regno Unito e Svezia, per esempio.
Nello stesso tempo, rischio non significa certezza, ma informazione e valutazione accurata di pro e contro, alla prescrizione e nei controlli successivi. Attenzione: negli Stati Uniti la finasteride è stata approvata per trattare l’alopecia degli uomini. Nelle donne è stata poco studiata. Il suo buon effetto curativo sull’alopecia è dovuto al blocco dell’enzima 5 alfa-reduttasi che attiva il testosterone, ormone che anche per noi donne svolge funzioni essenziali sul cervello, e sulle funzioni cognitive in particolare, sui muscoli, sull’energia vitale, sulla sessualità e sulla procreazione. In età fertile, bloccare l’azione del testosterone con la finasteride potrebbe quindi ripercuotersi su questi aspetti centrali della salute, causando alterazioni del ciclo e, in caso di gravidanza, aborti spontanei e malformazioni. Per questo la finasteride è controindicata in modo assoluto in gravidanza. In caso di prescrizione in età fertile andrebbe sempre accompagnata da una contraccezione efficace. Dopo la menopausa i dati sui rischi sono molto scarsi. Per questo va meglio studiata, anche nelle donne.
Pillole di salute
Anna F.
Sì, perché inibisce gli ormoni che inducono l’ovulazione, con blocco della produzione di estrogeni e progesterone, e scomparsa della mestruazione. In età fertile, normalizzare la prolattina aiuta a riattivare il ciclo.
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