Sindrome della policistosi ovarica: che cos’è, come si diagnostica

La sindrome dell'ovaio policistico (PCOS, Poly-Cystic Ovary Syndrome) colpisce un numero crescente di donne in tutto il mondo. Si manifesta attraverso una serie di segni e sintomi ben precisi, che incidono anche sull’aspetto fisico. In positivo, con terapie appropriate e tempestive, la giovane donna può recuperare una piena salute e la bellezza desiderata.
In questo video, la professoressa Graziottin illustra:
- i tre criteri diagnostici della PCOS: cicli irregolari, segni di iperandrogenismo, quadro ovarico alterato;
- come l’irregolarità del ciclo si manifesti attraverso cadenze rallentate o accelerate, ovulazioni rare o assenti, periodi di amenorrea superiori ai tre mesi, e il menarca tardivo (dopo i 15 anni);
- i principali segni che denunciano un’eccessiva produzione di androgeni da parte dell’ovaio: acne, irsutismo (peli in sedi maschili), ipertricosi (eccesso di peli in sedi femminili), capelli sottili e grassi, tendenza alla stempiatura e all’alopecia, aumento di peso;
- come si presenta, all’esame ecografico, l’ovaio policistico;
- per quali motivi, nella PCOS, l’ovaio tende a produrre un’eccessiva quantità di testosterone;
- a quale età, secondo le linee guida internazionali, sarebbe opportuno procedere alla diagnosi definitiva della patologia;
- perché la ragazzina fortemente sintomatica va curata anche quando è molto giovane;
- come la prima terapia della PCOS consista nel mettere a riposo l’ovaio con una pillola contraccettiva ad azione anti-androgenica;
- l’importanza che la giovane paziente si senta ascoltata e curata con attenzione, per ritrovare un pieno benessere e tutta la gioia di vivere a cui ha diritto.

Realizzazione tecnica di Monica Sansone