Elisa M. (Rimini)
Partiamo dai fondamentali. Visto che adesso il suo umore va molto meglio, inizi a fare attività fisica tutte le mattine. Almeno un’ora di passeggiata veloce, se può anche in riva al mare, visto che abita a Rimini, e dieci minuti di stretching e respirazione profonda, diaframmatica. I vantaggi sono molti, anche per la sessualità. L’attività fisica aumenta il metabolismo, migliorando l’utilizzo periferico dell’insulina. Questo l’aiuterà a perdere peso e a rimettersi in forma. Si sentirà molto meglio, più tonica e scattante, più bella e più sicura di sé. Piacersi è uno dei pilastri del desiderio: sia per sentirsi più desiderabili, sia per sentirsi più attivi e seduttivi nel gioco d’amore, che nella coppia stabile necessita di molta più vivacità e varietà per non finire asfissiato, soprattutto dopo mesi di chiusure forzate in casa. Inoltre l’attività fisica migliora l’umore, il desiderio e l’eccitabilità mentale. Ma può anche contribuire a facilitare l’eccitazione genitale, come ha dimostrato Cindy Meston, una psichiatra americana, e l’orgasmo. Eviti l’alcol, che affoga ancor più il desiderio, e il fumo; e preferisca cibi sani, che abbassano l’infiammazione generale responsabile sia del malessere, sia della depressione. Questo consentirà alla sua psichiatra di ridurre gli psicofarmaci, continuando con una dose di mantenimento che non blocchi l’orgasmo.
Sul fronte specifico dei farmaci, ci sono altre possibilità, da valutare sempre insieme alla sua psichiatra. La prima è sostituire l’antidepressivo che lei sta utilizzando con il bupropione, una sostanza che pur avendo un’attività positiva sul tono dell’umore colpisce meno la sessualità (per dirle, il 2% dei pazienti trattati con bupropione ha problemi sessuali contro l’82% dei quelli che assumono il citalopram). La seconda, solo se la sua psichiatra è d’accordo, è sospendere la terapia nel week-end, per avere una migliore risposta almeno due giorni la settimana. La terza è assumere prima del rapporto una compressa di sildenafil (il famoso Viagra) o dei suoi cugini, il vardenafil o il tadalafil. Due studi americani, condotti da psichiatri i cui pazienti – donne e uomini – lamentavano il suo stesso problema, hanno riscontrato un recupero significativo dell’orgasmo grazie a questa associazione farmacologica con farmaci vasoattivi. In tutti i casi, il giudizio clinico della sua psichiatra, che conosce bene lei e la sua storia, è indispensabile.
Prevenire e curare – Il testosterone amico dell’orgasmo
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