Flavia T. (Milano)
Il rallentamento dell’attività dei neuroni, e la conseguente ridotta produzione di serotonina, la molecola che regola il tono dell’umore, e della dopamina, che regola il desiderio di vita e la voglia di fare, si traducono nei sintomi che ben conosciamo: umore progressivamente grigio/nero, inerzia fisica, difficoltà al movimento e a prendere iniziative di qualsiasi tipo, pensieri che si ripetono in modo ossessivo.
E’ poi l’aumento dell’infiammazione generale dell’organismo a causare il dolore somatico, ossia fisico, così spesso lamentato dagli obesi e dai depressi. A sua volta, il dolore divora ulteriore energia vitale, contribuendo ancor più alla depressione, in un circolo vizioso difficile da districare. Il dolore è quindi un semaforo rosso che si accende sulla vita della salute: ci dice che fattori nocivi diversi stanno minando la salute del corpo, a livello sia fisico, sia emotivo. Deve essere ascoltato e curato!
Per recuperare una vera salute, bisogna agire su più fronti: fisico, farmacologico, alimentare, comportamentale e psicologico. Non è facile. Tuttavia è necessario. Bisogna aver fiducia nei farmaci antidepressivi che, oggi lo sappiamo, sono potenti anti-infiammatori e antidolorifici, a livello sia cerebrale, sia sistemico. In parallelo, è indispensabile incoraggiare il movimento fisico, magari accompagnando la mamma a fare una passeggiata quotidiana, e ridurre nettamente l’eccesso di calorie, privilegiando una dieta più sana ma gustosa, per ridurre l’eccesso di peso e l’infiammazione associata. Un aiuto psicologico, in parallelo, può aiutare a dar parole a quel dolore dell’anima che spesso trascina a fondo non solo l’umore ma l’intera vita. Le stia vicino! Auguri di cuore.
Prevenire e curare – Attenzione allo "psicosomatico"
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