Perché il sovrappeso e ancor più l’obesità sono il primo nemico della longevità in salute? E perché aumentano a dismisura i costi sanitari? Presto detto. La cellula adiposa è una bomba atomica biochimica: produce ormoni, tra cui l’angiotensinogeno, che aumenta la pressione arteriosa; favorisce il diabete, con un dismetabolismo che si ripercuote su tutti gli organi, con un picco di vulnerabilità sul fronte cardiovascolare. Il tessuto adiposo produce anche triliardi di citochine infiammatorie. Più siamo infiammati, più siamo malati: perché aumentano anche i tumori, la depressione e le malattie neurodegenerative (Alzheimer e Parkinson). Quest’ultimo ha fattori causali del tutto nuovi e inattesi, appena scoperti: il microbiota intestinale e il cervello viscerale. In altre parole, quello che mangiamo, e come i nostri microrganismi lo digeriscono dialogando con i nostri geni, condiziona anche la salute del cervello. Non bastasse, persone sovrappeso e obese camminano con uno zaino sulle spalle pieno di sassi, di peso pari all’eccesso ponderale rispetto alla persona normopeso, di pari altezza. Una donna alta 1.63, che pesi 83 chili, ha uno zaino di 25-30 chili sulle spalle: chiaro che poi ha dolori dappertutto, artrite e poi artrosi galoppante, con la schiena a pezzi, le ginocchia e le anche in crisi. Sono in crescita vertiginosa le protesi al ginocchio e all’anca, come se fossero la soluzione magica. Pochi sanno quanti problemi ci siano dopo, e come il dolore continui ad affliggere un’elevata percentuale di operati: non sarebbe meglio recuperare il normopeso perduto e salvarsi le articolazioni da infiammazione, deformazione, dolore e chirurgia?
La rivista Time, nel già lontano 2004, aveva scelto una copertina emblematica: «The silent killer: inflammation» (Il killer silenzioso: l’infiammazione). Il messaggio purtroppo non è ancora passato al grande pubblico, che vede il discorso sul “mangiar sano” come una questione estetica, sul far dell’estate. Quello è l’ultimo dei problemi. Il vero punto è che sentirsi in forma, pieni di energia e di voglia di vivere, a tutte le età, richiede di essere protagonisti convinti di un progetto di salute solido e costante. E anche economico: camminare a passo veloce non costa niente. Mangiar poco e sobriamente fa risparmiare. Mentre le persone sovrappeso e obese, con il carico di sintomi e malattie che le caratterizza e che peggiora in modo esponenziale con l’età, hanno costi farmaceutici sempre più elevati. Sono anche un pesantissimo costo sociale obiettivo, di nuovo aggravato dal Sud-Italia, dove sovrappeso e obesità stanno diventando epidemici. Morale: impegniamoci per stare in forma. Per essere più autonomi, sani e felici, a ogni età. Spendendo in viaggi e hobby, invece che in medicine, degenze ospedaliere e chirurgie.
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