Marcella T. (Cosenza)
- l’herpes tipo 1, chiamato anche labialis, perché tende a colpire elettivamente labbra e bocca;
- l’herpes tipo 2, o genitalis, il tipo che probabilmente ha contratto lei;
- il virus della varicella-zoster, che causa le due ben note malattie;
- il virus di Epstein-Barr, responsabile della mononucleosi infettiva;
- il Citomegalovirus, che può dare seri problemi se contratto in gravidanza;
- l’herpes tipo 6, da poco scoperto.
Una famiglia davvero impegnativa per la nostra salute! L’herpes è un virus che usa come codice genetico l’acido desossiribonucleico, più noto dall’acronimo DNA: utilizza cioè lo stesso alfabeto delle nostre cellule. Ecco perché, dopo l’infezione, l’herpes può inserirsi nel nostro codice genetico, restandoci tutta la vita: può allora rimanere a lungo silente, senza dar segno di sé, o riattivarsi, dando luogo all’infezione attiva.
Come si contrae?
Una volta arrivato alla cute, il virus risale i nervi sensitivi periferici e va a localizzarsi nei gangli spinali, che sono le grandi stazioni nervose prima del midollo spinale. Da lì, quando si riattiva, migra verso la cute, dove dà luogo alla tipica lesione che lei ha notato, con bruciore intenso e dolore. A livello locale, possono comparire anche sintomi urinari, più frequenti nelle donne, come la minzione dolorosa (disuria), perdite vaginali e ingrossamento dei linfonodi inguinali. Contemporaneamente, a seconda della gravità dell’infezione e del livello delle difese immunitarie, può dare anche sintomi generali, i più frequenti dei quali sono febbre, cefalea, malessere generalizzato e dolori muscolari. Più raramente può causare anche meningite asettica.
L’herpes tende a recidivare in tutte le situazioni di stress biologico e/o psichico, che deprime le difese immunitarie. Complessivamente, l’herpes è più aggressivo nella donna rispetto all’uomo. Ecco perché è essenziale proteggersi dalle malattie a trasmissione sessuale, di cui l’herpes genitalis fa parte, usando sempre il profilattico, fin dall’inizio del rapporto, in ogni tipo di rapporto!
Prevenire e curare – Come si cura l'herpes genitalis
1) ridurre la liberazione di particelle virali e la gravità dei sintomi nelle infezioni primarie e nelle infezioni ricorrenti;
2) cicatrizzare le infezioni croniche nei soggetti con deficit immunitari;
3) ridurre la frequenza delle recidive quando gli antivirali vengano usati in via profilattica.
I farmaci più efficaci attualmente sono:
- l'acyclovir nella dose di 200 mg per bocca, 5 volte al dì, o in quella di 400 mg per bocca ogni 8 ore;
- il valacyclovir 500 mg, per bocca, ogni 12 ore, per un periodo di 5-10 giorni;
- il famciclovir, da 250 o 500 mg, 2-3 volte al giorno, per sette giorni.
In ogni caso, è indispensabile ridurre anche lo stress: in positivo, infatti, la reinfezione da herpes è un semaforo rosso che si accende sulla nostra salute e ci dice che la stanchezza è arrivata al livello di guardia!