Marilù B. (Rieti)
Perché la dieta senza calcio favorisce la perdita di osso?
- se la dieta è povera o, peggio, priva quasi di calcio, per intolleranza al lattosio, come è successo a Lei;
- se in gravidanza non viene aumentato l’apporto di calcio (da 1000 a 1500 mg al dì);
- se mancano gli estrogeni, i migliori amici dell’osso, come succede nell’amenorrea (blocco mestruale) delle adolescenti, delle donne che allattano, e della menopausa;
- se siamo sedentari o comunque poco attivi fisicamente;
- se si soffre di celiachia;
- se siamo costretti a letto da una malattia;
- se le ghiandole che stimolano i distruttori (le paratiroidi) producono troppo ormone (paratormone) che fa riassorbire l’osso;
- se si fuma;
- se si fa uso prolungato di cortisone, come succede per esempio nelle persone che soffrono di asma, di malattie allergiche o autoimmuni.
In tutti questi casi, quando i distruttori sono più attivi e potenti dei costruttori, l’osso perde calcio: ecco perché si sviluppano condizioni di perdita progressiva di questo prezioso oligoelemento, con osteopenia prima e osteoporosi poi, con crescente possibilità di fratture e dolore. L’osteopenia è infatti una malattia silenziosa e insidiosa, che spesso dà segno di sé proprio quando un evento traumatico – la frattura – la rende manifesta.
In positivo, con movimento fisico quotidiano e le giuste cure è possibile non solo evitare ulteriori perdite di osso, ma addirittura recuperare l’1-2% l’anno, riducendo il rischio di fratture e migliorando nettamente il benessere fisico e psichico.
Cominci subito e con costanza il programma “salva-osso”, come mi piace chiamarlo. Il miglioramento la entusiasmerà!
Prevenire e curare – Il programma "salva-osso"
- Se si è intolleranti al lattosio (in Italia 20.000.000 di persone lo sono!) bisogna integrare l’alimentazione con 1000 mg di calcio al giorno (1500 in gravidanza)
- Integrare la dieta con magnesio (1500 mg al dì) perché attiva i costruttori (gli osteoblasti) e con vitamina D (20 gocce alla settimana). I “calcio addensanti” (bifosfonati, alendronati, ranelato di stronzio e così via) sono indicati in caso di osteoporosi, sempre su prescrizione e controllo medico
- Reintegrare gli estrogeni (ed eventualmente il testosterone) se indicato
- Fare un’ora di movimento fisico aerobico quotidiano (dal camminare di buon passo, al fare sport amati e variati), iniziando con gradualità; evitare invece di passare di colpo dall’inattività al movimento iperattivo, e fare attenzione ai pesi, per non causare microfratture dolorose. Il movimento è essenziale per “impastare” i vari ingredienti che costruiscono la “torta” che si chiama osso: senza movimento la terapia è farmacologicamente ineccepibile ma non si traduce in una torta-osso migliore e più solida
- Limitare al massimo le terapie con cortisonici, che distruggono l’osso
- Diagnosticare e curare tutte e condizioni che facilitano la perdita ossea
Allergie e intolleranze Calcio Menopausa e premenopausa Osteoporosi e osteopenia