Giuseppina A. (Trento)
Quello che intendo è che ogni interazione umana – l’amore, la tenerezza, la passione, ma anche l’odio – si esprime, sì, nei comportamenti, è avvertito, sì, come sentimento, positivo o negativo, ma non è sospeso nell’aria. Non è una nuvola colorata o nera sopra la testa. Ogni sentimento, ogni comportamento è sotteso da modificazioni biochimiche nel cervello e nel corpo, modificazioni che piano piano andiamo scoprendo, senza nulla togliere, credo, alla bellezza e alla verità dei sentimenti. Né alla profondità di una lettura etica e spirituale del mondo.
Il rapporto tra vita psichica e base neurobiologica è bidirezionale: la psiche modifica il nostro cervello, e viceversa. Per esempio, una psicoterapia ben fatta modifica molte connessioni cerebrali e questo correla con il miglioramento psicologico percepito dal paziente. Di converso, la carenza di ferro precipita la depressione ed esaspera i disturbi d’ansia. La terapia con il ferro, a parità di tutte le altre condizioni, modifica lo stato psicologico, migliora il senso di benessere e ottimizza l’effetto terapeutico di un lavoro psicologico ben fatto. Premesso questo, è interessante, spero, vedere brevemente le basi chimiche dei nostri sentimenti d’amore e di passione.
Ossitocina, l'ormone dell'amore
Proprio per le sue molteplici caratteristiche di neurormone “calmante”, positivo nel rinforzare i legami affettivi e nell’abbassare l’aggressività, l’ossitocina è ora in studio anche per la cura della schizofrenia. Affascinante possibilità, vero?
La chimica dell'attrazione sessuale
Questa chimica potente e, a volte, indifferente a tutti i semafori rossi che amici e parenti affezionati accendono invano per noi, dipende dai feromoni. Sono sostanze chimiche secrete, dopo la pubertà e, per la donna, fino alla menopausa, dalle ghiandole sudoripare e sebacee di ognuno di noi. Costituiscono una “carta d’“identità” olfattiva, un’aura invisibile che dà a ognuno di noi un odore unico ed esclusivo.
Quest’aura non è percepita a livello conscio ma subconscio. I feromoni modulano comportamenti socialmente rilevanti per la sopravvivenza individuale (quali la paura, il panico, la fuga) e/o la riproduzione (attrazione o avversione sessuale). Ed ecco il punto cruciale. «In natura, nulla succede a caso», diceva Aristotele. Se abbiamo questi meccanismi di attrazione fisica fortissima, c’è un perché preciso. Eccolo! Dopo la pubertà, la composizione dei feromoni individuali è determinata dal sistema maggiore di istocompatibilità (Major Histocompatibility Complex, MHC), un insieme di geni che coordina la competenza immunitaria. La finalità è favorire l’attrazione sessuale tra due soggetti che abbiano la massima probabilità di “successo riproduttivo”, ossia di avere figli biologicamente più vitali (il che non correla necessariamente con l’essere buoni genitori).
I feromoni sono secreti con una modalità qualitativa e quantitativa differente non solo in età fertile, ma anche all’interno del ciclo mestruale, con un picco durante l’ovulazione. Sono mediati da estrogeni, progesterone e testosterone; contribuiscono al “profumo di femmina” o, più poeticamente, “di donna” essenziale nell’attrazione sessuale istintuale.
Nell’uomo, sono gli androgeni i più potenti mediatori della secrezione di feromoni (“il profumo di maschio”), che ha la capacità, tra l’altro, di attivare l’ovulazione nella donna. E’ questa la base biologica di un’osservazione antica che faceva dire ai vecchi medici, in caso di mestruazioni irregolari: «Sposati e il ciclo si metterà a posto!», anche se non sapevano ancora che il fattore di sincronizzazione del ciclo e dell’ovulazione era rappresentato dai feromoni del marito!
L'odore dei pensieri
In sintesi
Amore e relazioni affettive Attrazione Cervello / Sistema nervoso centrale Emozioni e fattori emotivi Olfatto / Feromoni / Anosmia Ossitocina e vasopressina Rapporto di coppia