Elisabetta C. (Viterbo)
Box 1. Da che cosa dipende la pubertà?
Il termine “adrenarca” indica l’inizio della pubertà lanciato dalle ghiandole surrenaliche. E’ il DHEA che modula lo scatto di crescita, l’aumento di statura grazie all’allungamento delle ossa lunghe, la comparsa dei peli al pube e alle ascelle, la modificazione del corpo sempre più femminile, da adolescente in crescita, e così via.
I termine “menarca” indica invece la prima mestruazione, che chiude la pubertà biologica, dopo che gli estrogeni prodotti dalle ovaie hanno completato la crescita delle mammelle e dei genitali interni ed esterni. Dopo la prima mestruazione la crescita in altezza è minima o nulla.
Perché la prima mestruazione può non comparire?
Il secondo tipo di amenorrea primaria è invece dovuto a un esaurimento precoce delle ovaie, per ragioni genetiche o, come nel suo caso, per cure mediche necessarie (menopausa iatrogena). A parità di mancanza della prima mestruazione, FSH ed LH sono invece altissimi perché le ovaie non hanno più follicoli e il cervello aumenta lo stimolo ormonale nella speranza che ci sia ancora qualche follicolo primordiale pronto a rispondere. Esattamente come succede nella menopausa che compare dopo anni di regolare attività ovarica.
Cosa succede se la pubertà non compare?
Box 2. Quali sono le cure migliori per la menopausa precoce?
- stili di vita sani, perché sono le fondamenta di ogni progetto di salute,. Un’ora di attività fisica aerobica al giorno è preziosa perché abbassa l’infiammazione sistemica cronica di basso grado, conseguente a una menopausa precoce, ancor più se non ben trattata. Grazie a questa riduzione dell’infiammazione, l’attività fisica riduce il rischio di recidiva dei tumori, riduce le conseguenze sui diversi tessuti della menopausa e dell’infiammazione, migliora la densità ossea, contrastando osteopenia e osteoporosi, e mantiene massa e forza muscolare, contrastando la sarcopenia;
- integratori: vitamina D, circa 50.000 UI/ml ogni 15 giorni, perché riduce anche il rischio di recidive, oltre ad aiutare sistema immunitario, ossa, muscoli e sistema cardiovascolare; calcio, magnesio, silicio, acido ialuronico;
- terapia ormonale sostitutiva, da iniziare tempestivamente: tanto prima, tanto meglio! La TOS resta controindicata in caso di tumori della mammella, dell’endometrio e delle ovaie, oltre che nelle donne con pregresse trombosi. Può farla quindi l’88% delle donne italiane in menopausa, anche sopravvissute a un tumore, ancor più se in giovane età. Ideali sono gli ormoni bioidentici, ossia uguali chimicamente a quelli prodotti dall’ovaio e dal surrene: estradiolo, progesterone, testosterone, deidroepiandrosterone, in dosi adeguate alla giovane età. Sono prodotti farmaceutici, ma per il corpo sono ideali perché indistinguibili da quelli secreti da ovaie e surrene.
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