Alberto M. (Sondrio)
- coricarsi prima o molto dopo il coniuge;
- accusare malesseri soggettivi (il classico “ho mal di testa”);
- iniziare discussioni spiacevoli o litigare francamente a cena;
- abusare della TV nelle ore serali;
- usare il telefono per ore nei momenti più adatti al sesso;
- lasciare la porta della camera aperta se si hanno figli nella stanza accanto;
- lasciare che i più piccoli dormano “in mezzo” nel letto coniugale (inducendo il contraccettivo perfetto, ossia l’astinenza);
- trascurare l’aspetto fisico e in generale avere poca cura di sé, specie in casa;
- stordirsi di alcol;
- avere rapporti ripetitivi, noiosi, brevi, quindi poco gratificanti.
Trovati alcuni indizi, la domanda più critica è “perché”? Quali sono le cause? Solo così diventa possibile una soluzione. Sostanzialmente le aree da esplorare sono tre: biologica, psicologica e relazionale, ossia di coppia. La cause fisiche più frequenti sono ormonali (l’età di sua moglie suggerisce un possibile ruolo della caduta del testosterone, ormone principe del desiderio, e degli estrogeni). Ma sono importanti anche l’anemia da carenza di ferro, la sindrome premestruale, l’ansia e la depressione, nonché problemi genitali che causino dolore ai rapporti, cistiti o difficoltà di orgasmo. Sul fronte psicologico, stress e conflitti frenano molto il desiderio. Ma conta moltissimo anche la qualità dell’intimità e, soprattutto, dello stimolo che il partner stesso è in grado di dare. Lei che voto si dà?
Prevenire e curare – Quando lui è l'induttore della scarso desiderio di lei
- Per esempio, il 40% delle donne perde il desiderio quando il partner ha problemi sessuali personali: deficit di erezione o eiaculazione precoce
- Moltissime donne dichiarano che il desiderio è ucciso dalla monotonia sessuale, dalla mancanza di fantasia, dalla prevedibilità, dall’incapacità del partner di corteggiarle…