Annalisa T. (Imperia)
La Clamidia Trachomatis è un microscopico germe intracellulare con affinità per i genitali interni delle donne (utero e tube), soprattutto giovani, che sono molto più vulnerabili tra i 15 e i 24 anni. Il rapporto tra uomini e donne colpiti è di 1:5.6. Dunque è quasi sei volte più frequente nelle donne rispetto agli uomini. E’ responsabile di una delle infezioni sessualmente trasmesse più frequenti. Negli ultimi dieci anni è aumentata da 6 a 10 volte nei Paesi del mondo ad alto reddito, per la crescente promiscuità sessuale.
Solo nel 25% circa dei casi dà sintomi precoci, quali secrezioni vaginali abbondanti e dolori addominali; più rari ancora sono il sanguinamento dopo il rapporto o i bruciori urinari. In tutti gli altri casi agisce silenziosamente o quasi: ecco perché è ancora più pericolosa. La diagnosi di Clamidia richiede un tampone endocervicale specifico e/o la ricerca, nel sangue, degli anticorpi anti-clamidia.
Perché è così dannosa per le donne? La Clamidia entra nelle cellule che rivestono la parete interna dell’utero (endometrio) o delle tube (mucosa tubarica) e causa una risposta immunitaria distruttiva nei confronti dei tessuti genitali infettati. Nelle tube provoca un’infiammazione di varia gravità (salpingite), come è successo a lei, responsabile di gravidanze extrauterine o di sterilità tubarica, se la tube vengono occluse dalla cicatrizzazione post-infezione. L’infezione dell’endometrio e l’infiammazione che ne consegue (endometrite) concorrono all’infertilità, rendendo più difficile l’annidamento in utero dell’ovulo fecondato. Quando l’infezione è intensa, può estendersi dalle tube al piccolo bacino, causando la cosiddetta “malattia infiammatoria pelvica”, nota tra i medici come PID, acronimo dell’inglese Pelvic Inflammatory Disease. Quest’infiammazione estesa colpisce circa il 40% delle donne con infezione tubarica da Clamidia. La PID è responsabile di dolori pelvici cronici e di dolore alla penetrazione profonda (dispareunia profonda). Ecco perché è essenziale proteggersi sempre con il profilattico, fin dall’inizio del rapporto!
Prevenire e curare – Clamidia: attente al microbiota vaginale
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