Come dormi? Bene, male o malissimo?
Come mai il sonno ha questo potere sulla nostra vita?
Cosa succede nel cervello quando si dorme?
Il sonno è essenziale anche per la memoria di chi siamo, per mantenere la coerenza interna della nostra identità: chi siamo, chi siamo stati, chi sono le persone che amiamo e che ci amano, che sono significative per noi.
Non ultimo, di notte il cervello lavora anche per riequilibrare i nostri bioritmi, ormonali e non, messi alla prova dalla vita contemporanea. E’ il primo e più potente antistress naturale. Di questo lavoro silenzioso, alleato della salute, siamo del tutto inconsapevoli. Da millenni, invece, siamo affascinati dal regalo che Morfeo ci fa, ogni notte, con la danza dei sogni, che porta con sé intuizioni profonde su di noi e sulla vita.
Che cosa succede quando si sogna?
Perché si muovono, gli occhi? Perché seguono in prima visione quel film unico e irripetibile che è il sogno. Per i Greci, più poetici di noi, Morfeo era il dio incaricato di mostrarsi agli uomini addormentati, durante i sogni. Con le sue ali alate giungeva silenzioso, abitando ogni notte con le immagini più singolari, e portando messaggi importanti da un mondo lontano e misterioso. Dormendo poco, invece, si dimezzano le fasi REM, con grande sofferenza del cervello, dal punto di vista sia fisico sia simbolico. Rispettare il sonno significa allora non solo riposarsi e recuperare energie fisiche e mentali, ma consentirsi un dialogo più significativo con le acque profonde del nostro inconscio.
A che cosa serve il sonno con sogni?
Di converso, quando la carenza di sonno diventa cronica, aumentano l’irritabilità, il nervosismo, il cattivo umore, ma aumenta anche il rischio di ipertensione, dolori muscolari, gastralgie, cefalee e persino, pare, di tumori, più frequenti nelle persone che dormono poco o che fanno lavori a turni.
La deprivazione prolungata del sonno con sogni causa uno stress biologico sempre più pesante. In parallelo, porta a una diffusa sofferenza cerebrale con alterazioni psichiche che possono portare a condurre, ossia alla perdita del contatto con la realtà. Corpo e psiche ci dicono allora, con dolore, quanto la carenza cronica di sonno sia foriera di malattia.
Perché durante il sonno l'uomo sano ha erezioni spontanee?
Nella donna, l’eccitazione notturna si traduce in lubrificazione vaginale e congestione clitoridea; nell’uomo dà luogo all’erezione. In genere non ne siamo consapevoli. Tuttavia, quando questa eccitazione è molto intensa, indipendentemente dal contenuto conscio del sogno, può risvegliare la persona che sente allora un naturale impulso a completare l’eccitazione fino all’orgasmo.
Quest’eccitazione genitale notturna ha una ragione speciale. I corpi cavernosi, le strutture vascolari specializzate che nell’uomo e nella donna sono deputate all’eccitazione fisica genitale e al piacere, hanno in condizioni basali una bassa tensione di ossigeno. L’eccitazione notturna, portando un rapido aumento di flusso sanguigno, ossigena questi preziosi tessuti.
Il corpo fa cioè una sorta di ginnastica vascolare notturna, per mantenere sani e reattivi i tessuti. Quando l’età e le malattie ledono la base vascolare della risposta sessuale, uno dei primi segni è proprio la riduzione delle erezioni notturne (e dell’eccitazione genitale femminile) fino alla loro scomparsa.
Consiglio pratico
Dopo un intervento alla prostata, i farmaci che migliorano l’erezione (Cialis, Levitra, Viagra), somministrati tutte le sere per uno-due mesi, per esempio, aiutano questa “ginnastica vascolare” e facilitano poi il recupero delle erezioni. L’ideale è parlarne con il medico curante. Funziona questa terapia riabilitativa vascolare? Sì, se la chirurgia ha risparmiato i nervi che promuovono l’erezione (con la tecnica “nerve sparing”).
Quanti tipi di carenza di sonno esistono?
E' proprio vero che chi dorme meno vive di più?
a) l’organismo si usura di più e ripara meno i danni (cerebrali e tessutali);
b) l’ipersecrezione di cortisolo, tipica dello stress cronico da riduzione del sonno, riduce anche l’efficienza del sistema immunitario aumentando la vulnerabilità alle malattie;
c) la stanchezza porta a sonnolenza diurna responsabile di incidenti domestici, professionali e stradali.
Quanto (e come) dorme tuo figlio?
Attenzione, la carenza cronica di sonno negli adolescenti (e negli adulti!):
a. aumenta l’impulsività, l’irrequietezza, la difficoltà di concentrazione: con tutti i rischi legati alla guida veloce (e relativi incidenti), all’uso di alcol o droghe, a comportamenti socialmente pericolosi, allo scarso rendimento scolastico, all’aumentata vulnerabilità all’ansia e alla depressione, e a comportamenti aggressivi, verso gli altri – quali è il bullismo – o verso se stessi, dalla bulimia fino al suicidio;
b. aumenta la sonnolenza diurna: ecco la difficoltà ad alzarsi al mattino, il “ciondolare” assorti nel nulla, i ritardi costanti, la distrazione sistematica a scuola, la sonnolenza pomeridiana, la scarsità di concentrazione, fino ai pericolosissimi “colpi di sonno” alla guida;
c. aumenta la fame per cibi grassi e dolci: la carenza di sonno abbassa la leptina, che dà il senso di sazietà, e fa aumentare la grelina, un ormone che aumenta la fame per cibi grassi e dolci: ecco perché quando si dorme poco si aumenta di peso e si fa più fatica a stare a dieta;
d. aumenta il cortisolo, l’ormone dello stress, con aumentata vulnerabilità ai disturbi d’ansia e alla depressione. La carenza cronica di sonno può far affiorare disturbi di personalità, di cui è espressione cardinale la difficoltà a controllare gli impulsi aggressivi, che possono poi essere diretti verso gli altri (bullismo, gesti antisociali) o verso se stessi (autolesionismo).
Consiglio pratico
Per proteggere la salute fisica ed emotiva dei nostri figli, dobbiamo ripartire dai fondamentali. Ridiamo spazio, ma anche ferma disciplina domestica a una necessaria ecologia del sonno, con rispetto della regolarità delle ore di sonno, fin da piccolissimi. Un riposo notturno costante e regolare è il primo custode della serenità e della gioia di vivere dei nostri figli, e il primo alleato della loro capacità di abitare il futuro.
Quanti tipi di insonnia esistono?
a) difficoltà all’addormentamento;
b) difficoltà nel mantenere la profondità del sonno, con risvegli frequenti;
c) risvegli precoci.
L’insonnia è già un segno importante di squilibrio neurovegetativo che altera la nostra percezione interna del corpo. L’insonnia semplice parte da uno stimolo stressante, conscio o inconscio, che innalza il livello di allerta e provoca una sregolazione temporanea e reversibile dei neuromediatori, che con il loro ritmo circadiano permettono il sonno naturale (“fisiologico”). Se alle alterazioni delle catecolamine si aggiungono stimoli stressanti ripetuti il buon sonno diventa impossibile.
L’insonnia persistente (“patologica”) può essere associata a difficoltà respiratorie (quali l’apnea notturna), a depressione e ansia rilevanti, al dolore, a malattie intercorrenti.
Gravidanza: attente alle alterazioni del sonno!
- se la donna ha anche apnee notturne, il rischio di queste patologie legate all’ipertensione, che diventa ingovernabile, aumenta di ben otto volte.
Consiglio pratico
Riferire sempre al proprio medico queste alterazioni del sonno, che meritano un monitoraggio più rigoroso della pressione arteriosa in gravidanza.
E' vero che l'insonnia colpisce di più le donne?
Perché dopo la menopausa l'insonnia compare o peggiora?
Senza estrogeni, l’ipotalamo, la centralina del cervello che regola i nostri bioritmi cardiovascolari, va in tilt. Ed ecco le vampate di calore, più frequenti di notte, seguite da sudorazioni profuse; le tachicardie notturne, che peggiorano se la sera si beve un bicchiere di vino o un superalcolico; l’aumento della pressione arteriosa.
Attenzione: le vampate ci dicono che il cervello è molto sensibile alla carenza di estrogeni, ed è più a rischio di demenza di Alzheimer e morbo di Parkinson!
Consiglio pratico
Una terapia ormonale sostitutiva “su misura”, come un vestito, normalizza i bioritmi e restituisce sonno ed energia. Va sempre integrata con stili di vita sani, inclusa un’ora di movimento fisico quotidiano: è perfetta una passeggiata veloce! E poi una dieta appropriata, e abolizione di fumo e alcol. Il ginecologo curante valuterà eventuali controindicazioni e consiglierà la dose e la via di somministrazione più adatta alla singola donna.
Il sesso soddisfacente può aiutarci a combattere l'insonnia?
Se poi l’orgasmo è vissuto durante un rapporto desiderato, i suoi effetti benefici si arricchiscono anche di aspetti affettivi, che ulteriormente migliorano il senso di benessere, il rilassamento e la capacità di abbandono, preziosa per un sonno profondo e ristoratore.
Sonno e bellezza: le SPA… al sonno
Non a caso l’ultimo grido in fatto di SPA (dall’antico “salus per aquam”, salute attraverso l’acqua termale) è l’attenzione dedicata al sonno. I centri benessere più all’avanguardia hanno già disposto un’area dedicata, per esempio, al sonno dopo il massaggio: sonno di alta qualità (anche mezz’ora è rigenerante) perché di fase REM, ossia di sonno con sogni, potente nel ridurre lo stress e rigenerare l’energia. Il nuovo slogan sarà dunque SPS (salus per somnum)!
Consiglio pratico: per chi deve alzarsi presto, anche senza spendere patrimoni, sarebbe saggio recuperare l’antico rito del sonnellino pomeridiano (mezz’ora in poltrona, anche in ufficio, nella pausa pranzo, oppure in treno e perfino in aereo, sfruttando quindi i tempi di trasporto passivo) per ridare al corpo il riposo e l’equilibrio metabolico perduto. Una mascherina sugli occhi, un respiro profondo e mezz’ora di sonno diurno ci faranno stare molto meglio, in salute e in bellezza.
Messaggio chiave
Se vogliamo essere più sani e più sereni, ridiamo tempo e spazio al sonno e ai sogni. Perché Morfeo ci regala non solo singolari avventure notturne e infiniti visitatori dai mille volti, ma anche il dono impareggiabile di una memoria luminosa, di una salute più solida e di una personalità che può esprimersi al meglio, perché siamo interiormente più calmi e più intuitivi. Perché è lui, il sonno, il primo custode del piacere del corpo di sentirsi vivo. E silenziosamente felice.
Le liturgie amiche del buon sonno
- Cenare presto e con cena leggera; non superare il bicchiere di vino o birra
- Evitare le discussioni e rimandare i chiarimenti al giorno dopo, a mente più fresca
- Fare una passeggiata dopo cena, o mezz’ora di cyclette distensiva, oppure di stretching antistress, respirando lentamente e profondamente
- Scegliere una tisana che piaccia e rilassi
- Fare un bagno o una doccia non troppo caldi
- Evitare la TV in camera e preferire una lettura che concili il sonno
- Se siamo in coppia, un massaggino o due coccole aiutano l’entrata nel sonno
- Se abbiamo un figlio, quando il bambino è già a letto, è saggio tenersi ogni sera il tempo per raccontargli una fiaba, o consentirsi una tenerezza pre-sonno e una carezza. Questa pausa rilassa lui e noi, e fa dormire meglio entrambi, con profonda e calmante tenerezza
Consiglio pratico
Individua la tua liturgia più efficace e usala sempre, per addormentarti subito e dormire meglio!
Alimentazione e dieta Cervello / Sistema nervoso centrale Depressione Gravidanza Menopausa e premenopausa Sogni Sonno e disturbi del sonno Stress