Alberto C. (Ancona)
Vi consiglio quindi di parlarne con il vostro medico di fiducia, per capire se si tratti di una fase transitoria, ancora recuperabile agendo semplicemente sugli stili di vita, o di un vero e proprio stato di “riserva”, le cui cause meritino un approfondimento diagnostico e, se necessario, un supporto terapeutico.
Quali sono i sintomi della stanchezza cronica?
E' un problema diffuso?
Che ruolo gioca la carenza di sonno?
- abbassa i livelli degli ormoni dello stress, l’adrenalina e il cortisolo: due sostanze che ci consentono di affrontare gli stati di emergenza ma che, se si stabilizzano su alti livelli, sregolano l’ipotalamo e fanno vivere in una condizione di allarme permanente;
- stabilizza il tono dell’umore, riducendo i livelli d’ansia e di irritabilità;
- aiuta il cervello a consolidare i ricordi, a riparare i danni subiti e ad attivare nuove connessioni fra le cellule nervose.
Da tutto ciò si comprende come una carenza cronica di sonno mini alle fondamenta tutto il nostro benessere psico-fisico, togliendoci ogni possibilità di difesa nei confronti dell’usura indotta dalla vita quotidiana.
E l'alimentazione?
Nella donna, inoltre, una dieta troppo povera può squilibrare il ciclo, fino al blocco mestruale, e compromettere la produzione ormonale da parte dell’ovaio. Ma senza ormoni sessuali, manca la componente biologica più importante per alimentare il desiderio e l’eccitazione, con conseguente appannamento di tutta la funzione sessuale.
In che modo lo stress può danneggiare il desiderio?
Che cosa farà il medico, se andiamo da lui?
E che cosa può fare mia moglie, a livello di stili di vita?
- dormire almeno sette, meglio ancora otto, ore per notte;
- evitare le diete drastiche e monotone;
- fare movimento fisico regolare: trenta minuti di camminata veloce al giorno sono già sufficienti;
- ridurre, se possibile, gli impegni, riservando qualche momento della giornata per sé e per le cose che ama.
Ma anche lei, signor Alberto, può fare qualcosa per sua moglie: aiutarla in casa; accompagnarla dal medico, incoraggiandola a seguire le eventuali terapie prescritte; condividere con lei i momenti di svago e di riposo, a cominciare dal movimento fisico; e tornare a corteggiarla, con garbo e delicatezza, come nei primi tempi del vostro amore. Nulla riduce di più lo stress – e riaccende il desiderio – del sentirsi amate e desiderate con il cuore, prima che con il corpo, anche dopo tanti anni, con comprensione e sensibilità.
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