Maria Elena S. (Udine)
Le ragioni del corpo
- un’alimentazione ricca di lieviti (pizza, pane, biscotti, cracker, dolci lievitati, eccetera) e zuccheri (vino e alcolici li hanno entrambi!);
- l’abbigliamento sintetico (inclusi i costumi da bagno, che hanno di regola tasselli intimi sintetici)
- l’uso frequente della bicicletta o della moto.
L’essere diabetici, o avere familiari diabetici, raddoppia il rischio di vaginiti da Candida, specialmente se la dieta è ricca di zuccheri e il controllo della glicemia non è ottimale.
Consiglio
Tuttavia i farmaci, da soli, non bastano. Per tenere la Candida in forma dormiente è necessario eliminare i cibi lievitati e quelli contenenti glucosio, e limitare quelli con fruttosio o miele; evitare gli alcolici (scelta ottima per molte ragioni); fare un’ora di movimento aerobico al giorno, per migliorare l’utilizzo periferico dell’insulina, tenendo ottimali i livelli della glicemia; evitare l’abbigliamento intimo sintetico, preferendo il cotone, o, meglio ancora, l’intimo in fibroina di seta medicata (che riduce significativamente le infezioni da Candida); usare detergenti a base di salvia e timo, che riducono la Candida nei genitali esterni; usare sempre il profilattico e, se si ha un partner stabile, curare anche il partner (anche i rapporti orali e orogenitali possono trasmetterla).
Le ragioni del cuore
Consiglio
Quando sarà guarita, ricordi di usare lubrificanti a base acquosa per ridurre le iniziali difficoltà di lubrificazione, dopo tanto dolore. Con questa strategia attenta a modificare i fattori predisponenti, precipitanti e di mantenimento della Candida e delle patologie associate potrà ritrovare una piena salute e la felicità nell’intimità.
Approfondimenti
- Il 70-75% circa delle donne sperimenta almeno una volta nella propria vita un’infezione vulvo-vaginale da Candida
- Il 40-50% di queste va incontro a una recidiva
- Il 20-22% delle infezioni acute evolve in vulvo-vaginite ricorrente da Candida (RVVC), caratterizzata da quattro o più episodi in un anno
- Il 28,1% delle adolescenti che si rivolge agli ambulatori pubblici italiani per una visita ginecologica ha una vulvovaginite da Candida: è la fascia di età oggi più colpita
- Il 20% degli esami colturali vaginali di donne asintomatiche è positivo per la Candida
- Il 15-25% delle donne sintomatiche ha coltura negativa: in tal caso è probabile una risposta di tipo allergico a una quantità di Candida di poco superiore alla norma (dato frequente nella vestibolite vulvare)
«Come l’ho presa?»
E’ quello che chiede sempre la donna, di fronte ad una vaginite severa da Candida. E’ importante chiarire sia che si tratta di un germe commensale, che tutti abbiamo in forma di spora allo stato di colonizzazione non patogena, sia che ceppi diversi, endogeni o esogeni, e magari più aggressivi o già in fase attiva, possono essere contratti con modalità diverse, diventando invasivi e patogeni.
Le vie di trasmissione della Candida includono:
1) autoinfezione, specialmente a partenza dall’intestino (soprattutto dopo cure antibiotiche):
- per contaminazione della cute vulvare da residui fecali: attenzione all’igiene intima;
- per traslocazione della candida all’interno del corpo, attraverso le cellule della mucosa intestinale che perdono la loro funzione di barriera (“barrier breakdown”), soprattutto in caso di infiammazione delle parete colonica per sindrome del colon irritabile, diverticoliti, colite ulcerosa e così via;
2) trasmissione sessuale:
- durante la penetrazione: la colonizzazione asintomatica da candida dei genitali maschili è quattro volte più comune nei partner sessuali di donne infette rispetto a quelle che non lo sono;
- durante il rapporto orogenitale: oltre un terzo degli adulti presenta la candida quale commensale della cavità orale;
3) trasmissione da mamma a bambino, durante il parto per via vaginale.
Candida recidivante Dolore ai rapporti / Dispareunia Stili di vita Vestibolite vulvare / Vestibolodinia provocata Vulvo-vaginite