Sintesi dell'intervista e punti chiave
Vogliamo aprire questo nuovo anno insieme con un tema legato alla fiducia e alla speranza: innamorarsi ancora. Innamorarsi di una nuova persona, che entra con dolce prepotenza nella nostra vita. O di un progetto a lungo coltivato nel cuore, di un bambino desiderato, di un animale salvato e accudito. L’innamoramento, però, è sempre espressione positiva di uno stato nascente, di un’autentica apertura al futuro? O può capitare anche che sia cercato, magari inconsciamente, come “autoterapia” per le ferite della vita? Quali sono i rischi, in questo caso? E quali sono, invece, i sintomi certi che la forza che sentiamo crescere dentro di noi è sana, vera, realmente vitale?
In questa intervista illustriamo:
- come l’innamoramento possa essere “espressivo”, segno di un profondo rinnovamento, aperto alla vita, o “difensivo”, fuga da una situazione esistenziale pesante e divenuta ormai insopportabile;
- la forza che l’innamoramento espressivo ci può donare per ridare slancio alla vita, affrontare cambiamenti anche dolorosi e a lungo rinviati, scardinare tante abitudini che circondavano e proteggevano la nostra esistenza come il fossato di un castello, e aprirci davvero a una promessa di felicità;
- le condizioni che possono portare all’innamoramento difensivo: rapporti familiari logori e tesi, un tradimento, una crisi professionale e, soprattutto, una grave malattia o un incidente che ci abbiano fatto percepire improvvisamente la dolorosa brevità e impredicibilità della vita;
- che cosa accade quando un innamoramento difensivo ci spinge a proiettare sull’altro qualità che non possiede, alimentando una “illusione d’amore” non basata su un principio di realtà;
- l’importanza di guardare dentro se stessi con sincerità, in uno sforzo di conoscenza che ci permetta di cogliere le radici profonde dei nostri sentimenti: se quello che cerchiamo è una fuga dalla realtà, è meglio affrontare prima le cause primarie della sofferenza, eventualmente con l’aiuto di uno psicoterapeuta esperto, e solo dopo aprirci con fiducia ed entusiasmo alla forza dirompente di un nuovo amore.
In questa intervista illustriamo:
- come l’innamoramento possa essere “espressivo”, segno di un profondo rinnovamento, aperto alla vita, o “difensivo”, fuga da una situazione esistenziale pesante e divenuta ormai insopportabile;
- la forza che l’innamoramento espressivo ci può donare per ridare slancio alla vita, affrontare cambiamenti anche dolorosi e a lungo rinviati, scardinare tante abitudini che circondavano e proteggevano la nostra esistenza come il fossato di un castello, e aprirci davvero a una promessa di felicità;
- le condizioni che possono portare all’innamoramento difensivo: rapporti familiari logori e tesi, un tradimento, una crisi professionale e, soprattutto, una grave malattia o un incidente che ci abbiano fatto percepire improvvisamente la dolorosa brevità e impredicibilità della vita;
- che cosa accade quando un innamoramento difensivo ci spinge a proiettare sull’altro qualità che non possiede, alimentando una “illusione d’amore” non basata su un principio di realtà;
- l’importanza di guardare dentro se stessi con sincerità, in uno sforzo di conoscenza che ci permetta di cogliere le radici profonde dei nostri sentimenti: se quello che cerchiamo è una fuga dalla realtà, è meglio affrontare prima le cause primarie della sofferenza, eventualmente con l’aiuto di uno psicoterapeuta esperto, e solo dopo aprirci con fiducia ed entusiasmo alla forza dirompente di un nuovo amore.
Parole chiave:
Innamoramento