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Menopausa precoce: fattori predisponenti, segnali d’allarme e accertamenti clinici

Menopausa precoce: fattori predisponenti, segnali d’allarme e accertamenti clinici

27/05/2024

Direttore del Centro di Ginecologia e Sessuologia Medica
H. San Raffaele Resnati, Milano
Focus Salute, format televisivo Italpress sviluppato in collaborazione con Alessandra Graziottin

Sintesi del video e punti chiave

La menopausa precoce, ossia prima dei 40 anni, colpisce l’1% circa delle donne; un altro 11-14% va in menopausa anticipata, cioè fra i 40 e i 45 anni. In questi casi, è fondamentale ascoltare i segnali d’allarme che il corpo in sofferenza trasmette, sia per attenuare i sintomi sia per proteggere la fertilità. In ogni caso, il quadro clinico non va mai sottovalutato, a qualsiasi età, perché una donna non è mai troppo giovane per andare in menopausa.
In questo video, la professoressa Graziottin illustra:
- in che misura si riduce la riserva di ovociti dalla nascita all’età adulta;
- le principali cause che possono favorire la menopausa precoce: fattori genetici; patologie autoimmuni (come celiachia, tiroidite autoimmune, diabete di tipo 1, sclerosi multipla, artrite reumatoide, lupus eritematoso sistemico); cure mediche (interventi chirurgici, chemioterapia, radioterapia); fumo e tossici ambientali;
- gli elementi che possono orientare la diagnosi: anamnesi familiare; storia clinica personale; segnali del corpo: irregolarità mestruali; sintomi neurovegetativi (vampate, sonno superficiale, sindrome premestruale); secchezza vaginale e calo del desiderio; dolori articolari; aumento di peso non motivato da cambiamenti delle abitudini alimentari; gonfiore addominale;
- gli esami da fare: dosaggi ormonali (FSH, LH, estradiolo, testosterone totale e libero), valutazione dell’antigene anti-mulleriano (AMH), ecografia ovarica;
- quali sono i valori di FSH e AMH che confermano il quadro menopausale;
- in quale momento del mese è necessario fare questi accertamenti;
- come il fumo sia un vero e proprio killer della fertilità, in grado di infliggere alle ovaie danni irreversibili;
- perché la storia clinica delle donne di famiglia (sorelle maggiori, madre, nonne, zie) può aiutare a individuare il momento migliore per procedere alla crioconservazione degli ovociti.

Video sviluppato in collaborazione con la Fondazione Alessandra Graziottin Onlus
Per gentile concessione di Italpress Agenzia di stampa

Parole chiave:
Chemioterapia Ciclo, mestruazioni e disturbi mestruali Crioconservazione degli ovociti Dolore osteo-articolare Fumo Genetica e fattori genetici Malattie autoimmuni Menopausa iatrogena Menopausa precoce Radioterapia Vampate di calore

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