Sintesi dell'intervista e punti chiave
In questa intervista illustriamo:
- l’influenza del ballo sulla neuroplasticità, ossia sulla capacità del cervello di produrre nuove connessioni fra le cellule nervose e riparare i danni del tempo; la fioritura di connessioni può compensare la naturale perdita di neuroni dovuta all’età e mantenere quindi più integra la capacità di pensare, ricordare e percepire in modo unitario la propria identità;
- quali aree cerebrali si attivano nel momento in cui danziamo: si può dire che quasi tutti i sensi vengano sollecitati – la vista, l’udito, ma anche il tatto e l’odorato – così come i centri del coordinamento motorio, il lobo temporale (cui afferiscono gli stimoli musicali), il lobo limbico (che presiede alle emozioni e alla memoria) e i nuclei che regolano il tono dell’umore;
- l’effetto congiunto della musica e del ballo sulla capacità di ricordare in modo vivido momenti felici della propria vita, e di riviverli con rinnovata intensità;
- i motivi per cui il ballo – a differenza per esempio della palestra – ha un impatto molto forte anche sulle emozioni;
- perché la danza ci fa riscoprire, con garbo, i due antichi archetipi del “maschile” e del “femminile”, di cui oggi si sente spesso nostalgia;
- come scegliere il ballo più appropriato alla personalissima “musica” del proprio corpo.
Parole chiave:
Ballo, musica, canto e recitazione
Cervello / Sistema nervoso centrale