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Commento a:
Lin S, Li J, Zhang Y, Song X, Chen G, Pei L.
Maternal passive smoking, vitamin D deficiency and risk of spontaneous abortion
Nutrients. 2022 Sep 6;14(18):3674. doi: 10.3390/nu14183674
Valutare l’impatto del fumo passivo e della carenza di vitamina D sul rischio di aborto spontaneo: è questo l’obiettivo dello studio di Shiqi Lin e collaboratori, del «China Center on Population Health and Development» presso l’Università di Pechino. Alla ricerca ha partecipato anche il «National Research Institute for Health and Family Planning».
Lo studio è stato condotto su 789 gravidanze di donne non fumatrici:
- 293 concluse con un aborto spontaneo;
- 496 portate a termine, con un neonato sano e di peso normale.
Questi, in sintesi, gli interessanti risultati. Rispetto ai controlli, presentavano un maggior rischio di aborto spontaneo:
- sia le donne con una carenza di vitamina D (OR = 1.76, 95% CI: 1.08-2.89)
- sia le donne esposte al fumo passivo (OR = 1.73, 95% CI: 1.11-2.69).
Il rischio di aborto spontaneo era poi ancora più elevato nelle donne carenti di vitamina D e, al tempo stesso, esposte al fumo passivo (OR = 2.50, 95% CI: 1.63-3.84).
Il rischio è inoltre caratterizzato da una relazione dose-risposta, perché aumenta al crescere della carenza di vitamina D e/o del tempo di esposizione al fumo passivo (p < 0.001).
Dal momento che carenza vitaminica ed esposizione al fumo sono due fattori di rischio modificabili, lo studio evidenzia con grande forza l’importanza degli stili di vita nella protezione della salute riproduttiva femminile. Nelle considerazioni finali, gli autori sottolineano la necessità di varare programmi di monitoraggio e intervento nei confronti dei gruppi di gestanti più vulnerabili per malnutrizione e/o sfavorevoli condizioni ambientali.
Lin S, Li J, Zhang Y, Song X, Chen G, Pei L.
Maternal passive smoking, vitamin D deficiency and risk of spontaneous abortion
Nutrients. 2022 Sep 6;14(18):3674. doi: 10.3390/nu14183674
Valutare l’impatto del fumo passivo e della carenza di vitamina D sul rischio di aborto spontaneo: è questo l’obiettivo dello studio di Shiqi Lin e collaboratori, del «China Center on Population Health and Development» presso l’Università di Pechino. Alla ricerca ha partecipato anche il «National Research Institute for Health and Family Planning».
Lo studio è stato condotto su 789 gravidanze di donne non fumatrici:
- 293 concluse con un aborto spontaneo;
- 496 portate a termine, con un neonato sano e di peso normale.
Questi, in sintesi, gli interessanti risultati. Rispetto ai controlli, presentavano un maggior rischio di aborto spontaneo:
- sia le donne con una carenza di vitamina D (OR = 1.76, 95% CI: 1.08-2.89)
- sia le donne esposte al fumo passivo (OR = 1.73, 95% CI: 1.11-2.69).
Il rischio di aborto spontaneo era poi ancora più elevato nelle donne carenti di vitamina D e, al tempo stesso, esposte al fumo passivo (OR = 2.50, 95% CI: 1.63-3.84).
Il rischio è inoltre caratterizzato da una relazione dose-risposta, perché aumenta al crescere della carenza di vitamina D e/o del tempo di esposizione al fumo passivo (p < 0.001).
Dal momento che carenza vitaminica ed esposizione al fumo sono due fattori di rischio modificabili, lo studio evidenzia con grande forza l’importanza degli stili di vita nella protezione della salute riproduttiva femminile. Nelle considerazioni finali, gli autori sottolineano la necessità di varare programmi di monitoraggio e intervento nei confronti dei gruppi di gestanti più vulnerabili per malnutrizione e/o sfavorevoli condizioni ambientali.
