Woo TE, Sibley CD.
The emerging utility of the cutaneous microbiome in the treatment of acne and atopic dermatitis
J Am Acad Dermatol. 2020 Jan;82(1):222-228. doi: 10.1016/j.jaad.2019.08.078. Epub 2019 Sep 6
Fare il punto sulla possibilità di sfruttare le caratteristiche del microbiota cutaneo per curare l’acne e la dermatite atopica: è questo l’obiettivo dell’articolo pubblicato sul Journal of the American Academy of Dermatology da Taylor Woo e Christopher Sibley, rispettivamente della Cumming School of Medicine presso l’Università di Calgary e del South Ottawa Medical Centre, Canada.
Diversi studi hanno già dimostrato come lo squilibrio dei microrganismi commensali presenti sulla pelle possa ricoprire un ruolo importante nella genesi delle patologie infiammatorie della cute: si tratta quindi di sfruttarne le potenzialità, in termini di riequilibrio, in fase di terapia e prevenzione delle recidive.
Le cure attuali si basano sul controllo dell’infiammazione associata alla presenza di specifici agenti patogeni attraverso prodotti antibatterici sistemici e topici. Benché siano spesso efficaci, questi trattamenti non sono privi di effetti collaterali e possono favorire lo sviluppo di resistenze batteriche.
Una bioterapia finalizzata all’accrescimento delle popolazioni microbiche amiche, in modo simile a quanto avviene per l’intestino, può rivoluzionare questo approccio terapeutico introducendo modalità di cura più naturali ed efficaci nel lungo termine.
Gli autori passano in rassegna le evidenze sul ruolo del microbiota cutaneo nella cura specifica dell’acne e della dermatite atopica.