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Alcolismo in gravidanza: uno strumento di indagine

16/02/2020

Alcolismo in gravidanza: uno strumento di indagine
“Science News” - Segnalazioni e commenti on line su articoli scientifici di particolare interesse
Commento a:
Weile LKK, Wu C, Hegaard HK Kesmodel US, Henriksen TB, Ibsen IO, Nohr EA.
Identification of alcohol risk drinking behaviour in pregnancy using a web-based questionnaire: large-scale implementation in antenatal care
Alcohol Alcohol. 2020 Jan 8. pii: agz100. doi: 10.1093/alcalc/agz100. [Epub ahead of print]

Valutare l’efficacia di un questionario sperimentale via web nella raccolta di informazioni sull’assunzione di alcol in gravidanza: è questo l’obiettivo dello studio coordinato da Louise Katrine Kjaer Weile ed espressione di cinque importanti realtà cliniche danesi: il Dipartimento di Ostetricia e Ginecologia dello University Hospital di Odense, l’Istituto di Ricerca Clinica della University of Southern Denmark, il Dipartimento di Ostetricia del Copenhagen University Hospital, il Dipartimento di Medicina Clinica della Aalborg University e il Dipartimento di Pediatria dell’Aarhus University Hospital.
La ricerca, in particolare, si proponeva di:
- identificare le donne a rischio di alcolismo in gravidanza;
- descrivere i fattori correlati a tale rischio;
- fornire indicazioni puntuali per la prevenzione.
Il questionario sperimentale è stato somministrato a 2413 donne seguite dallo University Hospital di Odense fra l’aprile e l’ottobre 2018. Alle donne a rischio è poi stata illustrata l’opportunità di sottoporsi a cure specialistiche.
Il rischio di alcolismo è definito da quattro parametri:
- 7 o più drink la settimana;
- 3 o più episodi di binge drinking (5 o più drink in una singola occasione) durante la gestazione;
- binge drinking dopo l’accertamento dello stato di gravidanza;
- un punteggio TWEAK uguale o superiore a 2 punti.
Il test TWEAK si articola in 5 domande, ed è stato sviluppato proprio per individuare il rischio di alcolismo in gravidanza. Il nome è acronimo di:
- T = Tolerance: quanti drink riesci a tollerare senza ubriacarti?
- W = Worried: i tuoi familiari o i tuoi amici si sono dimostrati preoccupati, nell’ultimo anno, per la tua tendenza a bere?
- E = Eye-opener: ti capita di bere al mattino, subito dopo esserti svegliata?
- A = Amnesia: ti è capitato di dire o fare delle cose mentre bevi, di cui poi non ti ricordi più?
- K = Cut Down: senti qualche volta la necessità di smettere di bere?
Questi, in sintesi, i risultati del test:
- 2168 donne (90%) hanno compilato il questionario;
- 77 sono risultate a rischio di alcolismo in gravidanza;
- tale rischio sembra essere associato a cinque fattori: il consumo di alcol prima della gestazione, l’avere avuto un concepimento indesiderato, la giovane età, la nulliparità e, curiosamente, un elevato livello di attività fisica durante la gestazione (che forse abbassa, nei soggetti predisposti a bere, la soglia di autocontrollo nell’errata convinzione che lo sport metta al riparo da ogni rischio);
- 47 donne a rischio sono state raggiunte telefonicamente per una consulenza:;
- di queste, 5 hanno accettato che, dopo il parto, il neonato venisse visitato dal pediatra e dal neuropsichiatra infantile, mentre solo 2 si sono sottoposte a cure durante la gestazione.
L’esperimento ha quindi dimostrato che il web può essere efficacemente utilizzato per raccogliere informazioni sul consumo di alcol in gravidanza, ma che poi le donne a rischio sono molto riluttanti a sottoporsi a cure specializzate. E’ quindi auspicabile che il questionario, nel momento della somministrazione, contenga anche informazioni sulle conseguenze ostetriche e pediatriche del bere eccessivo, e sui rischi per la salute a lungo termine di mamma e bambino.
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