Trabert B, Tworoger SS, M O'Brien KM, et Al; Ovarian Cancer Cohort Consortium (OC3)
The risk of ovarian cancer increases with an increase in the lifetime number of ovulatory cycles: an analysis from the Ovarian Cancer Cohort Consortium (OC3)
Cancer Res. 2020 Mar 1;80(5):1210-1218. doi: 10.1158/0008-5472.CAN-19-2850. Epub 2020 Jan 13
Analizzare la correlazione fra numero di cicli ovulatori nell’arco della vita e rischio di cancro ovarico: è questo l’obiettivo dello studio coordinato da Britton Trabert, della Divisione di Epidemiologia oncologica e Genetica presso il National Institutes of Health (NIH) di Bethesda, Stati Uniti, ed espressione dell’Ovarian Cancer Cohort Consortium.
Il progetto nasce dall’ipotesi che l’esposizione ripetuta all’infiammazione acuta che, a ogni ovulazione, interessa la superficie dell’ovaio e la porzione distale della tuba di Falloppio (infundibolo) possa accrescere il rischio di questo tipo di tumore.
Lo studio è stato condotto su 558.709 donne in menopausa naturale, suddivise in 20 coorti prospettiche. Il numero complessivo di cicli avuti durante l’età fertile è stato indicato con la sigla LOC (Lifetime Ovulatory Cycles).
Questi i risultati principali:
- 3.246 donne hanno sviluppato nel tempo un cancro ovarico epiteliale invasivo, di cui: 2.045 sierosi, 319 endometrioidi, 184 mucinosi, 121 a cellule chiare, 577 di altro tipo o di forma indeterminata;
- le donne del 90° percentile di LOC (> 514 cicli) hanno un rischio quasi doppio di sviluppare un cancro ovarico rispetto alle donne del 10° percentile (< 294 cicli) (HR: 1.92, 95% CI, 1.60-2.30);
- il rischio aumenta del 14% ogni 60 cicli aggiuntivi (5 anni) (1.10-1.17); la correlazione permane anche dopo aver corretto i dati in base al numero delle gestazioni e all’utilizzo di contraccettivi orali (1.08, 1.04-1.12);
- il maggior incremento di rischio si registra per i carcinomi sierosi (1.13, 1.09-1.17), endometrioidi (1.20, 1.10-1.32) e a cellule chiare (1.37, 1.18-1.58), ma non per i carcinomi mucinosi (0.99, 0.88-1.10).
In sintesi:
- nonostante il fatto che il rischio assoluto di cancro ovarico a 10 anni sia relativamente basso, esso raddoppia passando da 300 a 500 cicli ovulatori nel corso della vita fertile;
- l’aumento del rischio sembra essere determinato dall’infiammazione acuta che, a ogni ovulazione, interessa l’ovaio e la tuba;
- la linearità dell’effetto sembra suggerire che ogni ciclo determini un piccolo incremento di rischio, con un effetto cumulativo nel corso della vita, il che apre interessanti prospettive cliniche sul fronte della prevenzione.