Come avviene la diagnosi di un fibroma? Perché è spesso tardiva?
Il fibroma uterino viene principalmente diagnosticato attraverso l’ecografia pelvica (transaddominale o transvaginale), mentre con la visita ginecologica si possono diagnosticare i fibromi di maggiori dimensioni. L’isteroscopia è utile per individuare i fibromi sottomucosi.
L’atteggiamento dei medici oscilla tra la minimizzazione del problema, soprattutto se la donna fa regolari visite ginecologiche e il fibroma è di piccole dimensioni («Vediamo tra un anno come va»), e l’urgenza drastica («Bisogna toglierli tutti e subito»). In altre parole, si passa da un under-treatment a un over-treatment, influenzato anche dall’età della donna, dal suo desiderio o meno di maternità, ma soprattutto dall’orientamento del medico, che ancora oggi è spesso favorevole alla chirurgia.
Perché, invece, diagnosi precoce e terapia appropriata sono fondamentali?
Quanto è importante ascoltare il proprio corpo?
Prima dei 50 anni, alzarsi di notte più volte per andare in bagno o avere improvvise perdite di urina non è fisiologico: potrebbe essere il sintomo di una compressione dovuta a un fibroma. Anche il dolore alla penetrazione profonda durante i rapporti sessuali è un campanello d’allarme che va ascoltato.
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