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Insonnia da risveglio notturno: benefici del triazolam a basse dosi

23/06/2019

Insonnia da risveglio notturno: benefici del triazolam a basse dosi
"Science News" - Segnalazioni e commenti on line su articoli scientifici di particolare interesse
Commento a:
Ferini Strambi L, Marelli S, Zucconi M, Galbiati A, Biggio G.
Effects of different doses of triazolam in the middle-of-the-night insomnia: a double-blind, randomized, parallel group study
J Neurol. 2017 Jul; 264 (7): 1362-1369. doi: 10.1007/s00415-017-8530-z. Epub 2017 Jun 5

Valutare l’efficacia e la sicurezza del triazolam nella cura dell’insonnia centrale, ossia da risveglio notturno: è questo l’obiettivo della sperimentazione coordinata dal professor Luigi Ferini Strambi, direttore del Centro di Medicina del sonno presso l’Ospedale San Raffaele di Milano, e dal professore emerito Giovanni Biggio, dell’Istituto di Neuroscienze del CNR di Cagliari.
La difficoltà di riprendere sonno dopo un risveglio in piena notte, definita dagli Anglosassoni come “middle-of-the-night (MOTN) insomnia”, è relativamente comune fra gli adulti e ha una prevalenza che aumenta con l’età.
Il triazolam è una benzodiazepina della classe delle triazolo-benzodiazepine. Lo studio – a doppio cieco, randomizzato e parallelo – ha coinvolto 10 donne e 14 uomini (età media 41 anni), a cui sono stati somministrati tre diversi dosaggi di triazolam:
- gruppo A: 0.0625 mg;
- gruppo B: 0.125 mg;
- gruppo C: 0.250 mg.
Tutti i dosaggi del triazolam hanno determinato:
- un significativo incremento del tempo totale di sonno e dell’efficienza del sonno,;
- una significativa riduzione dei risvegli notturni.
Dopo due settimane di trattamento, la severità dell’insonnia risultava significativamente migliorata in tutti e tre i gruppi rispetto alla baseline, senza effetti residuali diurni.
Questo studio dimostra quindi come il minimo dosaggio di triazolam migliori la qualità oggettiva e soggettiva del sonno nei pazienti affetti da insonnia MOTN.
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