Anagnostis P, Lambrinoudaki I, Stevenson JC, Goulis DG.
Menopause-associated risk of cardiovascular disease
Endocr Connect. 2022 Apr 22;11(4):e210537. doi: 10.1530/EC-21-0537.
Riepilogare i rischi cardiovascolari correlati alla gravidanza ed esaminare le forme di prevenzione più efficaci: è questo l’obiettivo della documentata revisione di letteratura coordinata da Panagiotis Anagnostis e Dimitrios G. Goulis, del Primo Dipartimento di Ostetricia e Ginecologia presso la Aristotle University Medical School di Tessalonica, Grecia. Al lavoro hanno preso parte anche Irene Lambrinoudaki, della National and Kapodistrian University di Atene, e John C. Stevenson, dell’Imperial College di Londra.
Le patologie cardiovascolari possono costituire una pesante conseguenza della menopausa, quando la caduta dei livelli ormonali si associa a fattori di rischio come l’obesità viscerale, la dislipidemia aterogena, la disregolazione dell’omeostasi del glucosio, la steatosi epatica non alcolica e l’ipertensione arteriosa. Tuttavia, un’associazione indipendente della menopausa di per sé con un aumento del rischio di eventi cardiovascolari è stata dimostrata solo per la menopausa precoce (<45 anni).
Queste, in sintesi, le principali osservazioni degli autori:
- la terapia ormonale sostitutiva (TOS), purché associata a stili di vita sani, attenua la maggior parte dei fattori di rischio cardiovascolare sopra menzionati;
- la via transdermica è la forma di somministrazione più indicata, poiché non aumenta le concentrazioni di trigliceridi e non si associa a un aumento del rischio di eventi tromboembolici venosi;
- sebbene la prescrizione della TOS debba essere considerata caso per caso, in generale si può affermare che essa tende a ridurre la morbilità e la mortalità cardiovascolari, se iniziata prima dei 60 anni o entro dieci anni dall’ultima mestruazione;
- nelle donne con insufficienza ovarica prematura, la TOS dovrebbe essere somministrata almeno fino all’età media della menopausa (50-52 anni), ed essere poi riconsiderata in funzione dei sintomi della paziente;
- la TOS è controindicata nelle donne con una storia di eventi tromboembolici venosi;
- la TOS non è attualmente raccomandata per il solo scopo di prevenire le patologie cardiovascolari;
- il rischio incrementale di cancro al seno associato alla TOS, rispetto al basale, è generalmente basso ed è principalmente determinato dal progestinico; il progesterone micronizzato e il didrogesterone si associano a un rischio inferiore rispetto agli altri progestinici.