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Obesità e depressione: un binomio infernale per tanti bambini e adolescenti

11/04/2021

Obesità e depressione: un binomio infernale per tanti bambini e adolescenti
“Science News” - Segnalazioni e commenti on line su articoli scientifici di particolare interesse
Commento a:
Rao WW, Zong QQ, Zhang JW, An FR, Jackson T, Ungvari GS, Xiang Y, Su YY, D’Arcy C, Xiang YT.
Obesity increases the risk of depression in children and adolescents: results from a systematic review and meta-analysis
J Affect Disord. 2020 Apr 15;267:78-85. doi: 10.1016/j.jad.2020.01.154. Epub 2020 Jan 27

Valutare la prevalenza della depressione clinica fra i bambini e gli adolescenti sovrappeso e obesi: è questo l’obiettivo dello studio coordinato da Wen-Wang Rao ed espressione dell’Università di Macao e della Capital Medical University di Pechino (Cina), della University of Western Australia a Perth, e della University of Saskatchewan a Saskatoon (Canada).
Nella definizione di depressione clinica rientrano tre disturbi principali: la depressione maggiore, la distimia (generalmente meno grave della depressione maggiore, ma di durata maggiore) e la depressione aspecifica (legata a eventi e situazioni, più che al tratto di personalità).
Lo studio è stato condotto su PubMed, Embase, Web of Science, Medline, Cochrane Library e PsycINFO dalla data di fondazione al 1° aprile 2019, per un totale di 11 studi e 69.893 bambini e adolescenti. Cinque studi riguardano la depressione maggiore, mentre gli altri sei si focalizzano sugli altri tipi di depressione clinica.
Questi, in sintesi, i risultati:
- la prevalenza della depressione clinica varia dall’1.7% al 26.7% nei soggetti obesi, e dal 4.0% al 16.9% nei soggetti sovrappeso;
- la depressione maggiore colpisce il 10.1-26.7% dei soggetti obesi e il 9.0-16.9% dei soggetti sovrappeso;
- sia i soggetti obesi che i soggetti sovrappeso hanno un rischio significativamente più elevato di soffrire di depressione clinica rispetto ai controlli (OR = 4.39 e 1.67 rispettivamente);
- in confronto ai controlli, gli obesi (OR = 1.851, 95% CI: 1.410-2.429), ma non i soggetti sovrappeso (OR = 1.068, 95% CI: 0.889-1.283), hanno una maggiore probabilità di soffrire di depressione maggiore.
A commento di questi dati eloquenti, è bene ricordare come la correlazione fra obesità/sovrappeso e depressione non ricada esclusivamente nella sfera emotiva, ma riconosca solidissime basi biologiche riconducibili all’azione infiammatoria, e neuroinfiammatoria, del tessuto adiposo: l’organismo obeso o sovrappeso è cronicamente infiammato, e questo si ripercuote su tutte le funzioni cerebrali, incluse le prestazioni cognitive e il tono dell’umore.
Considerando il negativo impatto della depressione sulla qualità di vita complessiva, l’autostima, il rendimento scolastico e la maturazione della competenza affettiva e relazionale, è opportuno che i protocolli per la cura dell’obesità e del sovrappeso includano lo screening periodico e la tempestiva terapia dei disturbi dell’umore. In parallelo, è fondamentale che tutti i caregiver – medici, psicologi, genitori, insegnanti – incoraggino questi giovani ad assumere con risolutezza tutti gli stili di vita che impattano positivamente non solo sul peso, ma anche sul benessere psichico e l’energia vitale: alimentazione sana ed equilibrata, movimento fisico quotidiano, sonno regolare, minima esposizione alla televisione e ai media elettronici, vita all’aria aperta, amicizie reali e non solo virtuali, interessi culturali e di lettura. La strada per superare il sovrappeso e il carico della depressione non è breve, ma dà risultati duraturi e illumina di una luce nuova ogni aspetto della vita.
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