20/04/2014 Graziottin A. Papillomavirus e prevenzione dei tumori genitali
Articolo originale per i medici - Prima pubblicazione su www.alessandragraziottin.it
Alcuni ceppi di Papillomavirus, in particolare il 16, 18, 31, 33 e 35, sono oncogeni: una volta entrati nelle cellule, si legano al suo DNA. Attivano così alcuni meccanismi cellulari che portano a una proliferazione progressivamente autonoma e indipendente dai controlli che normalmente regolano il ritmo tra produzione e perdita di cellule in un tessuto sano. Le cellule che proliferano senza controllo possono poi invadere i tessuti locali (neoplasia localmente invasiva) e a distanza (metastasi). In questo articolo la professoressa Graziottin illustra: - la velocità di trasformazione di una cellula sana in cellula tumorale; - le diverse classificazioni delle lesioni precancerose e cancerose; - gli organi che possono essere colpiti dal virus; - che cosa si intende per infezione latente, subclinica e clinica; - quali sono i segnali d'allarme di un'infezione in atto; - come si fa la diagnosi; - che cos'è il vira-pap; - le possibili terapie; - perché è possibile curare le lesioni precancerose, ma non guarire dal virus in sé; - qual è la migliore prevenzione per evitare le infezioni; - gli effetti dell'infezione sulla sessualità della donna; - perché si può contrarre l'infezione anche in luoghi pubblici.
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