Livovsky DM, Pribic T, Azpiroz F.
Food, eating, and the gastrointestinal tract
Nutrients. 2020 Apr 2;12(4). pii: E986. doi: 10.3390/nu12040986
Riepilogare i principali meccanismi coinvolti in un corretto approccio all’alimentazione: è questo l’obiettivo della review coordinata da Dan M. Livovsky, ed espressione del Digestive Diseases Institute presso la Hebrew University di Gerusalemme, la Digestive System Research Unit presso lo University Hospital Vall d’Hebron di Barcellona, il Centro de Investigación Biomédica en Red de Enfermedades Hepáticas y Digestivas di Madrid e il Dipartimento di Medicina dell’Università di Barcellona.
L’ingestione di cibo innesca una precisa serie di eventi nel sistema digestivo. In un primo momento, il tratto digestivo superiore assimila i principali componenti alimentari. Successivamente, i residui non assorbiti dall’intestino tenue passano nell’intestino crasso e attivano i processi metabolici posti in atto dal microbiota. L’alimentazione si accompagna inoltre a sensazioni positive o negative prima (eventuale piacere anticipatorio), durante (variabile soddisfazione del gusto) e dopo (livello di sazietà, tono dell’umore, senso di benessere o di malessere, lucidità o sonnolenza) l’ingestione.
I fattori che influenzano l’esperienza post prandiale sono ancora poco chiari, nonostante abbiano un ruolo decisivo nel determinare le abitudini alimentari e il successo delle diete personalizzate. I dati attuali suggeriscono come in questo ambito rivestano una notevole importanza:
- le caratteristiche del cibo (quantità, appetibilità, composizione);
- la corretta funzionalità del sistema digestivo;
- la disposizione psicofisica della persona (che dipende anche da fattori non modificabili, come il sesso).