Patel R, Kennedy OJ, Clarke E, Geretti A, Nilsen A, Lautenschlager S, Green J, Donders G, van der Meijden W, Gomberg M, Moi H, Foley E.
2017 European guidelines for the management of genital herpes
Int J STD AIDS. 2017 Jan 1:956462417727194. doi: 10.1177/0956462417727194. [Epub ahead of print]
Offrire uno strumento pratico e aggiornato per la prevenzione, la diagnosi, la cura e il follow up dell’herpes genitale: è questo l’obiettivo delle nuove linee guida europee messe a punto dal gruppo di lavoro coordinato da Rajul Patel ed Elizabeth Foley, del Dipartimento di Medicina Genitourinaria di Southampton, Regno Unito. Alla stesura del documento hanno partecipato professionisti e ricercatori provenienti dalla Norvegia, dalla Svizzera, dal Belgio, dall’Olanda e dalla Russia.
“Herpes” è il nome di una grande famiglia di virus. I più noti sono sei:
- l’herpes tipo 1, o labialis;
- l’herpes tipo 2, o genitalis;
- il virus della varicella-zoster;
- il virus di Epstein-Barr, responsabile della mononucleosi infettiva;
- il citomegalovirus, che può dare seri problemi se contratto in gravidanza;
- l’herpes tipo 6, scoperto nel 1986 in pazienti affetti da AIDS che presentavano una patologia linfoproliferativa.
L’herpes usa come codice genetico l’acido desossiribonucleico (DNA), ossia lo stesso alfabeto delle nostre cellule: dopo l’infezione può quindi inserirsi nel nostro codice genetico, rimanendo a lungo silente o riattivandosi, dando luogo all’infezione attiva.
L’herpes genitale è una delle più diffuse infezioni sessualmente trasmesse a livello mondiale e viene contratto attraverso il contatto sessuale con una persona infetta. Compare dopo 4-7 giorni dal rapporto. Una volta arrivato alla cute, il virus risale i nervi sensitivi periferici e va a localizzarsi nei gangli spinali. Da lì, quando si riattiva, migra nuovamente verso la cute, provocando lesioni, bruciore e dolore. A livello locale, possono comparire anche sintomi urinari, perdite vaginali e ingrossamento dei linfonodi inguinali. Contemporaneamente, a seconda della gravità dell’infezione e del livello delle difese immunitarie, può dare anche sintomi generali, i più frequenti dei quali sono febbre, cefalea, malessere generalizzato e dolori muscolari. Più raramente può causare meningite asettica. L’herpes tende a recidivare in tutte le situazioni di stress biologico e/o psichico, che deprimono le difese immunitarie.
Le nuove linee guida si basano sulle più autorevoli evidenze oggi disponibili e formulano una serie di raccomandazioni per la diagnosi e il management della patologia, così come per il contenimento della sua diffusione.
Il messaggio chiave del documento è che la diagnosi precoce e una terapia tempestiva sono decisive nel ridurre la durata della malattia, evitare l’ospedalizzazione e scongiurare complicanze come la ritenzione urinaria, il meningismo e gravi patologie sistemiche.
Le linee guida coprono un’ampia gamma di scenari clinici, inclusi l’herpes genitale recidivante, l’infezione in gravidanza e la comorbilità con l’HIV.