- Indice:
- Amenorrea
- Climaterio
- Disturbo premestruale disforico
- Dismenorrea
- Emicrania mestruale, o catameniale
- Endometrio
- Eumenorrea
- Ipermenorrea
- Ipomenorrea
- Menarca
- Menometrorragia
- Menopausa
- Mestruazione
- Metrorragia
- Oligomenorrea
- Ovulazione
- Polimenorrea
- Postmenopausa
- Sindrome premestruale
- Spotting
- Approfondimenti specialistici
Amenorrea
Climaterio
- 30-34 anni: 10 per cento;
- 35-39 anni: 27 per cento;
- 40-44 anni: 41 per cento;
- 45-49 anni: 18 per cento;
- 50-54 anni: 4 per cento.
Disturbo premestruale disforico
Indica una forma particolarmente intensa di sindrome premestruale, che interessa il 3-5% delle donne ed è caratterizzata soprattutto da sintomi psichici, quali:
- tensione, depressione, ansia, irritabilità, aggressività;
- labilità emotiva con tristezze improvvise e lacrime facili;
- diminuito interesse per le usuali attività;
- difficoltà di concentrazione;
- modificazioni dell’appetito con tendenza alle abbuffate;
- alterazioni del sonno;
- sensazione di perdita di controllo;
- sensazione di gonfiore fisico generalizzato e fastidiosissimo.
Dismenorrea
Emicrania mestruale, o catameniale
Endometrio
Eumenorrea
Ipermenorrea
Ipomenorrea
Menarca
Prima mestruazione, che compare nelle ragazze italiane intorno ai dodici anni e sei mesi. Si considera comunque normale un menarca che compaia fra i 10 e i 14 anni. Considerata la graduale tendenza a una maggiore precocità della pubertà in tutto il mondo occidentale, molti studiosi considerano oggi normale il menarca che compare a 9 anni.
Il menarca:
- segna la fine dei processi biochimici, ormonali e fisici che caratterizzano la pubertà;
- indica l’inizio dell’attività dell’ovaio che culmina ogni mese, a metà ciclo, con l’ovulazione;
- inaugura la stagione della fertilità femminile, per lo meno come potenzialità biologica.
E’ considerato normale che le mestruazioni siano irregolari per ritmo, quantità e/o durata per circa due anni dopo il menarca.
Il termine deriva dalle parole greche “ménos” (forza vitale) e “arché” (inizio).
Menometrorragia
Menopausa
L’età media della menopausa naturale, o spontanea, è 50 anni, oscillando nella maggior parte delle donne tra i 48 e i 52 anni. La menopausa può però comparire anche in anticipo. Si parla allora di menopausa precoce, se si manifesta prima dei 45 anni, e prematura, se avviene prima dei 40 anni. La menopausa precoce o prematura può essere:
- spontanea, e si parla allora di fallimento ovarico prematuro (Premature Ovarian Failure, POF) o insufficienza ovarica prematura (Premature Ovarian Insufficiency, POI): le cause del fenomeno possono essere genetiche, immunitarie, virali;
- provocata da terapie mediche (chemio o radioterapia) o interventi chirurgici, quando la donna subisce l’asportazione di entrambe le ovaie mentre si trova ancora in età fertile: in tutti questi casi si parla di menopausa iatrogena (dal greco “iatrós”, medico, quindi causata da cause mediche). In particolare, poi, si parla di menopausa chemioterapica, quando la distruzione del patrimonio di follicoli ovarici è dovuto alla chemioterapia, e di menopausa radioterapica, quando è dovuta alla radioterapia total body o applicata alla zona pelvica, ossia del piccolo bacino in cui le ovaie sono contenute.
Mestruazione
Metrorragia
Oligomenorrea
Mestruazioni rare (con un ritmo superiore ai 40 giorni). Quando la mestruazione salta un intero ciclo, intorno o anche prima dei 40 anni (quindi, se il ciclo normale è di 28 giorni, quando il flusso compare dopo 56 giorni), può essere il sintomo che il climaterio sta iniziando. Anche nella donna giovane, la scomparsa della regolarità del ciclo deve indurre ad approfondirne le cause e valutare se non vi sia il rischio di un precoce esaurimento dell’ovaio: prima si fa la diagnosi, poi la terapia!
Ovulazione
Produzione da parte dell’ovaio di una cellula riproduttiva femminile, detta anche “ovocita”. Quando una donna ha cicli regolari, in cui le mestruazioni compaiono mediamente ogni 28 giorni (mese lunare), la liberazione dell’ovocita da parte dell’ovaio avviene all’incirca al quattordicesimo giorno del ciclo, contando dal primo giorno del precedente flusso mestruale. Siccome il giorno preciso dell’ovulazione può variare per ragioni fisiche e psichiche, si considerano più fertili i giorni dal 10° al 16°, in un ciclo di 28 giorni.
Polimenorrea
Postmenopausa
Periodo successivo all’ultima mestruazione. E’ la fase in cui le ovaie non producono più gli ormoni che inducono le mestruazioni (estrogeni e progesterone). La sua caratteristica fondamentale è quindi la mancanza di mestruazioni (amenorrea), accompagnata da sintomi menopausali (vampate di calore, sudorazioni, insonnia, tachicardia notturna, dolori articolari, depressione, aumento di peso, gonfiore addominale, caduta del desiderio, secchezza vaginale, disturbi minzionali come l’urgenza minzionale) di variabile intensità. I sintomi possono anche comparire, occasionalmente, due-tre anni prima della scomparsa del ciclo.
Sindrome premestruale
Un altro efficace e più recente rimedio contro la sindrome premestruale è costituito dalla pillola contraccettiva al drospirenone, un progestinico che ha un’azione leggermente diuretica. Questa pillola va assunta per 24 giorni, quindi con soli 4 giorni di pausa. I giorni di assunzione in più garantiscono una maggiore stabilità dei livelli di estrogeni e drospirenone, che a propria volta si traduce in una maggiore costanza dei livelli di serotonina e di endorfine, le nostre molecole della gioia. Questo garantisce una marcata riduzione dei sintomi tipici della sindrome premestruale, con netto aumento del benessere della donna.
Spotting
Termine derivato dall’inglese “to spot” (macchiare), indica le piccole perdite di sangue che possono comparire durante il mese, fra una mestruazione e l’altra. Oltre che nei cicli naturali, lo spotting può comparire in circa il 10 per cento delle donne nel primo mese di assunzione della pillola contraccettiva, del cerotto contraccettivo o dell’anello vaginale contraccettivo. In questo caso, il fenomeno può dipendere da tre cause principali:
- dosaggio di estrogeni troppo basso rispetto al proprio biotipo ormonale;
- assunzione irregolare;
- transito intestinale eccessivamente veloce, provocato da un uso eccessivo di lassativi.
Se lo spotting persiste, può indicare un ridotto assorbimento degli ormoni contenuti nella pillola, nel cerotto o nell’anello vaginale, e quindi una ridotta efficacia contraccettiva.
Approfondimenti specialistici
Inflammation and chronic pelvic pain: a biological trigger for depression in women?
Journal of Depression & Anxiety, 2013, 3: 142-150. doi:10.4172/2167-1044.1000142
Graziottin A. Skaper S. Fusco M.
Mast cells in chronic inflammation, pelvic pain and depression in women
Gynecol Endocrinol. 2014 Jul; 30 (7): 472-7. doi: 10.3109/09513590.2014.911280. Epub 2014 May 8
Graziottin A. Zanello P.P.
Mestruazione, infiammazione e comorbilità: implicazioni per la salute della donna
Minerva Ginecologica 2015 Febbraio; 67 (1): 21-34
Marjoribanks J, Brown J, O'Brien PM, Wyatt K.
Selective serotonin reuptake inhibitors for premenstrual syndrome
Cochrane Database Syst Rev. 2013 Jun 7; 6:CD001396. doi: 10.1002/14651858.CD001396.pub3
Tacani PM, Ribeiro Dde O, Barros Guimarães BE, Machado AF, Tacani RE.
Characterization of symptoms and edema distribution in premenstrual syndrome
Int J Womens Health. 2015 Mar 11; 7: 297-303. doi: 10.2147/IJWH.S74251. eCollection 2015.
- La serie completa
- Dizionario del ciclo mestruale – Parte 1: le domande chiave
- Dizionario del ciclo mestruale – Parte 2: i termini principali
Parole chiave:
Amenorrea secondaria
Cefalea ed emicrania
Ciclo, mestruazioni e disturbi mestruali
Dolore mestruale / Dismenorrea
Menarca
Menopausa e premenopausa
Ovulazione
Sindrome premestruale
Spotting