- Indice:
- Di che cosa si tratta?
- I sintomi
- Le forme iatrogene
- Cosa provoca la menopausa precoce spontanea?
- La diagnosi
- La terapia
- Menopausa, attività fisica e competenza motoria
- Approfondimenti generali
- Approfondimenti specialistici
Di che cosa si tratta?
I sintomi
Il segnale più importante però è un altro: il ciclo che salta per un mese intero (se non ci sono una gravidanza o un fortissimo stress). Un trauma per moltissime donne, che mentalmente si sentono trent’anni, anagraficamente ne hanno quaranta o meno e, biologicamente, si trovano a fare i conti con un livello ormonale da cinquantenne o più.
Il denominatore comune di disturbi così apparentemente diversi è la fluttuazione dei livelli degli estrogeni, che va a sregolare la “centralina”, chiamata ipotalamo, che si trova al centro del cervello e che regola tutti i nostri bioritmi (del sonno, dell’appetito, del ritmo cardiaco, dell’umore...).
Le forme iatrogene
Cosa provoca la menopausa precoce spontanea?
La diagnosi
Livelli di FSH superiori a 30 mUI/mL, in un prelievo effettuato in terza giornata da una donna in età fertile, indicano che la riserva di follicoli ovarici è ormai limitata e che è già iniziato il processo di menopausa precoce: questo livello è un semaforo rosso sulla via della fertilità. Livelli tra 10 e 30 mUI/ml indicano che l’ovaio comincia a rispondere agli stimoli ormonali con più difficoltà: questo è un semaforo giallo per la fertilità. In tale caso va discussa con la donna (ed eventualmente con la coppia) l’opportunità di cercare una gravidanza con la fecondazione assistita. Oppure, se le condizioni esistenziali e personali non lo consentono, di “salvare” gli ovociti residui (crioconservazione), così da poterli utilizzare per la fecondazione assistita quando la gravidanza sarà desiderata (6).
La diagnosi di menopausa precoce è certa se in due dosaggi consecutivi, effettuati a distanza di un mese, l’FSH è superiore a 40 mU/ml (1,2).
Altri esami utili sono il dosaggio, sempre nel sangue, degli estrogeni (17beta estradiolo): un livello al di sotto di 30 picogrammi/ml dice che la ricomparsa del flusso è poco probabile; sotto i 20 pg/ml, che l’ovaio ha esaurito le scorte di follicoli e produce estrogeni in modo ormai residuale.
Tuttavia, le modificazioni ormonali sono estremamente variabili e impredicibili. Non esiste un modello scientifico, basato per esempio sui livelli di FSH ed estradiolo, che consista di prevedere quando comparirà esattamente la menopausa.
Due altri indicatori preziosi di incombente esaurimento ovarico, e quindi di rischio di menopausa precoce o anticipata, sono: l’inibina B e l’ormone antimulleriano, evidenziati dalle ultime ricerche (7).
L’inibina b è il più potente inibitore dell’FSH ed è prodotta dai follicoli dell’ovaio: si riduce quando il loro numero è prossimo all’esaurimento. La riduzione dei livelli dell’inibina B porta, a sua volta, a un aumento dell’FSH.
Anche l’ormone antimulleriano, altro prodotto dei follicoli ovarici, si riduce con l’arrivo della menopausa.
Inibina B e omone antimulleriano aggiungono informazioni più utili, rispetto all’FSH e al 17beta estradiolo, le cui fluttuazioni sono troppo marcate per essere un indicatore completamente affidabile di imminente menopausa.
La menopausa si associa anche alla riduzione di un altro ormone prezioso, il DHEA (deidroepiandrosterone), prodotto dal surrene. Il DHEA si riduce con l’età (2 per cento l’anno dopo i 30 anni) con una ulteriore riduzione, del 40-60 per cento, con la menopausa. Se la menopausa è precoce, va valutato se anche quest’ormone non sia alterato, perché questo può spiegare una parte di sintomi (debolezza generale, ridotta energia vitale, perdita di tono muscolare, perdita di concentrazione e di memoria) non sempre riconducibile al solo esaurimento dell’attività dell’ovaio.
La terapia
Menopausa, attività fisica e competenza motoria
Certo, esiste anche una predisposizione familiare dell’artrosi, dovuta all’alterazione del gene che codifica i recettori per gli estrogeni. Ma perché la menopausa, anche precoce, può precipitare la comparsa e il peggioramento dell’artrosi? Perché tutte le componenti delle articolazioni hanno recettori per gli estrogeni, e gli androgeni, la cui carenza accentua i processi di invecchiamento.
Approfondimenti generali
Una donna nuova
Sperling & Kupfer, Milano, 2000
Approfondimenti specialistici
Sexual Dysfunctions in women with Premature Menopause
Menopause, 11 (6): 766-777, 2004
Menopausa precoce e sessualità
AA.VV., Atti del VII Congresso Nazionale S.I.Gi.T.E., Firenze, 28 novembre-1 dicembre 2004, CIC Edizioni Internazionali, Roma, pag. 202-215, 2004
Sexuality, aging and chronic diseases: iatrogenic premature menopause in cancer survivors
Schneider H.P.G (Ed.), Menopause: state of the art, Parthenon Publishing, London, pag. 408-415, 2003
Hypoactive sexual desire disorder in menopausal women: a survey of western european women
The Journal of Sexual Medicine 2006; 3: 212-222
Biological and Psychosocial Pathophysiology of Female Sexual Dysfunction During the Menopausal Transition
The Journal of Sexual Medicine 2005; 2 (suppl. 3): 133-145
6) Graziottin A. 2007
Effect of premature menopause on sexuality
Women's Health, 2007, 3 (4), 455-474
Cycle and hormone changes during perimenopause: the key role of ovarian function.
Menopause, 2008 Jul-Aug; 15 (4 Pt 1): 603-12
8) Skouby S.O. Al-Azzawi F. Barlow D. Calaf-Alsina J. Ertüngealp E. Gompel A. Graziottin A. Hudita D. Pines A. Rozenberg S. Samsioe G. Stevenson J.C.
Climacteric medicine: European Menopause and Andropause Society (EMAS) 2004/2005 Position Statements on peri- and postmenopausal Hormone Replacement Therapy
Maturitas, 51; 1: 8-14, 2005
Implicazioni endocrine dell'artrosi in menopausa
Volpe A. Genazzani A.D. Cagnacci A. (a cura di), Menopausa 2003, CIC Edizioni Internazionali, Roma, pag. 140-146, 2003
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Parole chiave:
Artrosi / Osteoartrite
Dolore osteo-articolare
Menopausa iatrogena
Menopausa precoce
Terapia ormonale sostitutiva