Marilisa G. (Aosta)
Nei bambini la carenza di ferro si associa a disturbi della performance cognitiva e del comportamento. Nella donna studi più recenti e accurati, condotti mediante test specifici che misurano tre dimensioni cardinali della funzione cognitiva – attenzione, memoria e apprendimento – hanno ora dimostrato quello che lei sospetta e che il suo medico ha ben intuito. La carenza di ferro, oltre all’effetto sull’ossigenazione, ha un effetto specifico su queste funzioni psichiche, che vengono significativamente ridotte, perché il ferro agisce direttamente sui neurotrasmettitori cerebrali. Se carente, anche prima che compaia un’anemia franca, riduce i livelli di dopamina, essenziale per le funzioni cognitive, e la velocità con cui compiamo determinati compiti mentali.
L’anemia franca condiziona invece la qualità del compito psichico, ossia quanto bene lo svolgiamo. Interessantissimo, no? Pensiamo solo a quante adolescenti vanno male a scuola, in realtà perché anemiche, a causa di diete sbagliate o di flussi mestruali eccessivi!
Il consiglio pratico?
Prevenire e curare – Come prevenire l'anemia da carenza di ferro nella donna
- dieta carente di quest’oligoelemento, perché non si ama la carne o si è vegetariane strette; in caso di bassi livelli di ferro plasmatico e/o franca anemia è allora indispensabile integrare la dieta con ferro e acido folico, a dosi personalizzate, per garantire l’apporto ottimale (una o due volte la settimana, tutto l’anno, una volta raggiunto un buon emocromo);
- cicli abbondanti: pillola contraccettiva o progestinici e/o acido tranexamico (un antiemorragico) sono preziosi per ridurre le perdite di sangue e ottimizzare il recupero dell’emocromo;
- gravidanza: è saggio iniziare presto con l’integrazione di ferro e vitamine, così da arrivare al parto senza anemia e, dopo il parto, proseguire con gli integratori anche in puerperio per almeno tre mesi, ricontrollando poi l’emocromo.