Valentina R. (Udine)
Quando il sonno è carente per quantità o qualità, aumenta la ghrelina, l’ormone che accentua l’appetito per cibi altamente calorici, grassi e/o dolci, con conseguente aumento di peso, come è successo a lei. Si riduce invece la leptina, che aumenta il senso di sazietà. Aumentano anche il senso di stanchezza e la sedentarietà, come spesso succede nei turnisti come lei.
La caduta del desiderio dipende poi da fattori diversi: innanzitutto, la carenza di sonno è un killer del desiderio perché riduce la dopamina, neurotrasmettitore che nel cervello aumenta il desiderio per la vita e l’amore, in casa e fuori. La stanchezza toglie energia e luminosità anche all’intimità. L’aumento di peso altera l’immagine corporea, ancor più se ci fa sentire “grasse e brutte” in tempi in cui solo il magro è “bello”, e riduce la stessa percezione di attrattività: quel sentirsi belle e desiderabili che è la grande sorgente del desiderio anche fisico, oltre che emozionale.
La perturbazione dei ritmi del sonno, e della sua architettura, regola quindi tutta la nostra vita neurovegetativa, ossia i bioritmi fondamentali della salute, incluso l’appetito. Che fare? Per dimagrire bisogna dormire meglio e di più!
Prevenire e curare – Sonno e salute
- ottimizzare la liturgia del sonno, ossia i comportamenti che rilassano e facilitano l’addormentamento, per favorire un riposo adeguato anche diurno;
- dormire in ambienti completamente bui e silenziosi e/o usare una mascherina ben adesa, che crei un buio assoluto;
- ridurre le porzioni di cibo e mangiare solo a pasto con gli altri membri della famiglia, preferendo verdure e pesce;
- fare un’ora di attività fisica al giorno per attivare il metabolismo;
- utilizzare la melatonina, che sincronizza e induce il sonno.
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