Caterina S. (Benevento)
Che cosa causa la celiachia?
I molteplici sintomi della celiachia sono espressione sia dell’effetto tossico della gliadina, sia dell’errore tattico degli autoanticorpi. L’alterazione del sistema immunitario, associata a questa intolleranza, facilita poi la comparsa di autoanticorpi che attaccano altri organi e tessuti come la tiroide, ed ecco l’ipotiroidismo; l’ovaio, ed ecco la menopausa precoce; la pelle, ed ecco la celiachia della pelle. La progressiva distruzione dei villi intestinali causa invece atrofia della mucosa, con sintomi importanti di malassorbimento, per la mancata assunzione nell’intestino di componenti essenziali per la nostra salute: ferro, con anemie persistenti, come è successo a lei; vitamine (quali la A, la D, la E, la K, le vitamine del gruppo B, B12 e acido folico, soprattutto), causando astenia, malnutrizione e difficoltà di accrescimento (se la malattia compare nell’infanzia); oligoelementi, quali il calcio, favorendo osteopenia (conseguente alla ridotta deposizione e alla perdita di calcio dall’osso).
La celiachia è una patologia grave?
Prevenire e curare – Quando è bene pensare alla celiachia?
- sintomi gastrointestinali, quali “colite”, diarrea alternata a stitichezza, disturbi da malassorbimento;
- persistente anemia da carenza di ferro, non dovuta ad altre cause (per esempio, flussi molto abbondanti);
- sindromi ginecologiche caratterizzate da dolore quali: la dismenorrea (mestruazioni dolorose); il dolore alla penetrazione (dispareunia), il dolore pelvico cronico. Condizioni che hanno in comune l’iperattività di una cellula di difesa, chiamata mastocita, iperattivato dalla gliadina. E’ lui che media il passaggio da infiammazione a dolore cronico. In positivo, eliminando il glutine con una dieta appropriata, è possibile migliorare in parallelo anche molte sindromi dolorose ginecologiche;
- patologie ginecologiche quali: pubertà ritardata; alterazioni mestruali; infertilità; menopausa precoce;
- disfunzioni ormonali, come l’ipotiroidismo;
- osteopenia precoce.
Una collaborazione stretta tra gastroenterologi e ginecologi può aiutare moltissime donne ad avere una diagnosi precoce di celiachia così da riconquistare il benessere e prevenire le conseguenze a lungo termine di una malattia altrimenti silenziosa e insidiosa.
Nota positiva: è oggi disponibile un vaccino contro i rotavirus, da somministrare ai neonati, in due dosi, per via orale, a partire dalla sesta settimana di vita. Si possono così prevenire sia la gastroenterite acuta, sia il rischio di una celiachia successiva!
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