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Intolleranze alimentari – Parte 1: quale impatto possono avere sull'efficacia della pillola contraccettiva?

Intolleranze alimentari – Parte 1: quale impatto possono avere sull'efficacia della pillola contraccettiva?

20/01/2011

Direttore del Centro di Ginecologia e Sessuologia Medica H. San Raffaele Resnati, Milano

Sintesi del video e punti chiave

In caso di celiachia o di intolleranza al lattosio, esistono metodi anticoncezionali più affidabili di altri? Sì, perché il primo requisito di efficacia di un contraccettivo ormonale è che sia ben assorbito dall’organismo. Se questo non avviene, l’azione del farmaco viene indebolita e la donne corre il rischio di una gravidanza indesiderata.
Perché la celiachia e l’intolleranza al lattosio possono ridurre l’efficacia del contraccettivo orale? In che senso l’omissione diagnostica dell’intolleranza al lattosio può essere un fattore predisponente di “drop out”, ossia di abbandono della pillola da parte della donna?
In questo primo video, la professoressa Graziottin illustra:
- che cosa sono la celiachia e l’intolleranza al lattosio, e i principali disturbi gastrointestinali ad esse associati;
- la prevalenza dell’intolleranza al lattosio nella popolazione italiana e fra le donne in età fertile (12-50 anni);
- perché la celiachia può provocare un ridotto assorbimento dei principi attivi della pillola (etinilil-estradiolo e progestinico);
- in quali fasi del processo metabolico si verifica il malassorbimento;
- come la celiachia e l’intolleranza al lattosio possano ridurre l’assorbimento degli ormoni anche attraverso un’accelerazione del transito intestinale, dovuta a sua volta alla diarrea cronica o recidivante associata all’intolleranza alimentare;
- come il lattosio utilizzato come eccipiente nella pillola possa ulteriormente aggravare i sintomi intestinali (gonfiore, meteorismo, coliche addominali, diarrea), provocando l’abbandono del metodo contraccettivo.

Parole chiave:
Allergie e intolleranze Celiachia Pillola contraccettiva

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