Caterina furiosa
La banalizzazione del dolore, non solo mestruale, è un problema persistente in medicina, in tutte le specialità. E non solo in Italia. Ci si preoccupa di zittire il dolore, prescrivendo analgesici potenti, perfino oppiacei, senza ricercare tempestivamente che cosa lo provochi e lo peggiori.
Che cosa ci dice il corpo con il segnale “dolore”? Accende un allarme, perché si è innescata un’infiammazione, un micro-incendio biologico che sta distruggendo i tessuti interessati. E’ il segno di una guerra in corso nei nostri tessuti tra un agente lesivo – infettivo, cellulare, traumatico e così via – e il nostro esercito, il sistema immunitario. L’infiammazione è amica della vita quando è finalizzata a risolvere il problema fisico, quando è di intensità adeguata alla causa e di durata sufficiente, e non superiore al necessario, per riportare il tessuto alla normalità. Siamo vivi perché abbiamo superato bene migliaia di infiammazioni “fisiologiche”. L’infiammazione è invece patologica quando non riesce più a risolvere il problema, quando la persistenza delle cause aumenta la guerra biochimica e la distruzione dei tessuti, quando diventa cronica.
Il ciclo abbondante e doloroso aumenta il rischio di endometriosi di ben cinque volte, ci dicono gli studi. Più la diagnosi ritarda, più compaiono complicanze, come il dolore alla penetrazione profonda e il dolore pelvico cronico. Il ciclo abbondante aumenta il sangue refluo che, attraverso le tube, arriva in peritoneo. In minime quantità, succede in quasi tutte le donne. Se la quantità aumenta, supera la capacità delle cellule spazzino (“macrofagi”) di eliminarlo. Le cellule dell’endometrio, contenute nel sangue mestruale, si infiltrano sotto il peritoneo, lo colonizzano e si moltiplicano in migliaia di microscopici focolai che rispondono agli stimoli ormonali e si sfaldano a ogni mestruazione, causando infiammazione crescente e dolore invalidante. Il sistema immunitario prima resta in scacco, poi iper-risponde con proliferazione delle fibre del dolore.
E’ essenziale curare presto i cicli abbondanti, ridurne numero e quantità di flusso, con progestinici o estroprogestinici in continua, o con brevi pause. E l’endometriosi tace.
Pillole di salute
R.G.
In realtà rendono più visibile il danno vascolare che sottende sia l’aumento della pressione arteriosa, sia la difficoltà a mantenere una buona erezione. Utile il binomio uro-andrologo e cardiologo. Continui a usare farmaci salvavita come gli ipotensivi, con il giusto aiuto per l’erezione, e migliori i suoi stili di vita.
Diagnosi differenziale Dolore mestruale / Dismenorrea Endometriosi / Adenomiosi Flussi abbondanti Infiammazione