- Indice:
- Introduzione
- Come capire che il ciclo è abbondante?
- La perdita mestruale è considerata eccessiva dal punto di vista medico se...
- Perché preoccuparsi quando il ciclo è abbondante?
- Quali altri fattori possono contribuire all'anemia da carenza di ferro?
- Oltre all'esame del sangue, quali altri esami sono importanti in caso di cicli abbondanti?
- Quali sono le cure più indicate in caso di cicli abbondanti e anemia da carenza di ferro?
- Conclusioni
- Bibliografia essenziale
Introduzione
Ancor oggi sono sottovalutati, sotto diagnosticati e trattati in modo inadeguato, pur costituendo la prima causa di anemia da carenza di ferro (“sideropenica”) della donna in età fertile, spesso fin dall’adolescenza (Cooke et al, 2017).
Come capire che il ciclo è abbondante?
Interessa l’11-13 per cento delle donne tra i 12 e i 50 anni, con un picco che raggiunge il 24-30 per cento fra i 36 e i 45 anni.
Nella donna giovane una inadeguata funzione delle piastrine (malattia di von Willebrand) è da considerare se il ciclo è abbondante fin dalla prima mestruazione. Più frequentemente, la causa è dovuta ad alterazioni ormonali, con cicli non ancora ovulatori e/o squilibrio tra la produzione di estrogeni e di progesterone (Deligeoroglou e Karountzos, 2017).
Dopo i 30 anni, il flusso mestruale tende ad aumentare per la comparsa di problemi diversi: non solo disfunzioni ormonali, ma anche cause organiche quali fibromi uterini, polipi, iperplasie dell’endometrio. Sono tutti fattori curabili: prima si fa la diagnosi, migliore è il risultato (Bacon 2017).
La perdita mestruale è considerata eccessiva dal punto di vista medico se...
- si consumano più di 20 tamponi per ciclo;
- il flusso dura più di 7 giorni;
- ci sono coaguli.
Perché preoccuparsi quando il ciclo è abbondante?
- aumenta di quasi cinque volte il dolore mestruale (dismenorrea);
- causa anemia da carenza di ferro (sideropenica), con stanchezza; difficoltà di attenzione, concentrazione e memoria; raddoppio del rischio di depressione; riduzione dell’energia vitale e del desiderio sessuale. Si riducono in tal caso i livelli nel sangue di ferritina, transferrina, sideremia ed emoglobina; i globuli rossi diventano più piccoli e si riducono di numero;
- raddoppia il rischio di endometriosi, malattia inquietante, caratterizzata dalla presenza di mucosa endometriale al di fuori dell’utero, con gravi conseguenze per la salute (perché aumenta il rischio di dolore pelvico, infertilità, dolore ai rapporti, menopausa precoce).
Quali altri fattori possono contribuire all'anemia da carenza di ferro?
- se l’alimentazione è povera di ferro: per scelta vegetariana o vegana; per diete “autogestite”, come spesso succede nelle adolescenti; per povertà;
- se il ferro viene assorbito poco, in caso di coesistenti intolleranze alimentari al glutine o al lattosio, o, in modo ancora più marcato, in caso di celiachia;
- se ci sono altre perdite di sangue, per esempio gengivali, gastriche, intestinali o emorroidarie, o se è presente una sindrome del colon irritabile con diarrea, tutte condizioni che si associano a piccole perdite di sangue che nel tempo determinano un importante impoverimento delle riserve di ferro e una riduzione di emoglobina e del numero di globuli rossi;
- se ci sono aumentate richieste, in caso di crescita rapida, come succede nell’adolescenza; nelle atlete ad alta performance; in gravidanza e puerperio;
- se la donna è colpita da malaria.
In caso di cicli abbondanti ed evidenti sintomi di carenza di ferro, è necessario fare un dosaggio nel sangue (con semplice prelievo) di:
- ferritina (indica le riserve di ferro): quando è bassa, indica il primo stadio di anemia;
- transferrina (indica quanto ferro viene trasportato dentro le cellule): se bassa, segnala il secondo stadio di anemia;
- sideremia (il ferro nel sangue): se bassa, indica il terzo stadio di anemia;
- emocromo (che fornisce il conteggio dei globuli rossi e il livello di emoglobina).
Oltre all'esame del sangue, quali altri esami sono importanti in caso di cicli abbondanti?
- test di gravidanza, se la donna ha avuto rapporti non protetti e la perdita è eccessiva rispetto al solito (potrebbe trattarsi di un aborto spontaneo);
- visita con pap test e valutazione del collo con speculum: ci potrebbero essere uno o più polipi cervicali, o lesioni più gravi del collo dell’utero (neoplasie intraepiteliali o addirittura micro-invasive) causate da Papillomavirus (HPV);
- ecografia pelvica per via addominale, se la donna non ha ancora avuto rapporti, o transvaginale, se li ha già avuti, per diagnosticare presenza e sede di eventuali fibromi: quelli “sottomucosi”, posti subito al di sotto dell’endometrio, lo strato interno dell’utero che si sfalda con la mestruazione, anche se piccoli, danno più emorragie di quelli grandi ma posti all’esterno dell’utero, ossia “sottosierosi”;
- isteroscopia diagnostica e terapeutica (in caso di polipi, iperplasie o fibromi sottomucosi), un esame di secondo livello.
Quali sono le cure più indicate in caso di cicli abbondanti e anemia da carenza di ferro?
Fatta la diagnosi, bisogna ridurre il flusso e reintegrare il ferro (Del Vecchio e Locatelli, 2017), ottimizzandone l’assorbimento e l’utilizzo mediante vitamine del gruppo B (acido folico e B12), vitamina C e lattoferrina, una proteina che ne facilita l’assorbimento. Se l’anemia è severa, il medico valuterà se fare una prima terapia di ferro per via endovenosa e proseguire poi con il farmaco per bocca.
In caso di cicli abbondanti da cause disfunzionali, le opzioni terapeutiche includono (Davies e Kadir, 2017):
- progestinici, ormoni che agiscono sull’endometrio e riducono il flusso. Possono essere assunti per bocca, oppure somministrati direttamente in utero grazie a una spirale medicata al progesterone (IUD al levonorgestrel);
- pillola approvata per la cura dei cicli abbondanti, con estradiolo valerato e dienogest (Graziottin 2014);
- pillole contraccettive, cerotti contraccettivi o anelli vaginali usati “in continua”, ossia senza la pausa di sospensione di 7 o 4 giorni: questo riduce il numero di cicli e consente di risparmiare globuli rossi e ferro (Graziottin 2015).
In caso di cicli abbondanti da cause organiche, le opzioni terapeutiche includono:
- la rimozione chirurgica per via isteroscopica della causa organica, in caso di polipi endometriali, fibromi sottomucosi o iperplasie dell’endometrio;
- una terapia medica con ulipristal acetato, in caso di cicli abbondanti da fibromatosi dell’utero (Fauser et al, 2017).
Attenzione: è sempre il ginecologo di fiducia a valutare gli esami da fare e la terapia più adeguata alla singola donna. Con una diagnosi accurata, la cura sarà di piena soddisfazione. Solo in una minima percentuale di casi, che non rispondono alla terapia medica e/o in cui sono presenti cause organiche non curabili con i farmaci, per esempio una fibromatosi dell’utero diffusa a nodi multipli, oppure una persistente iperplasia atipica dell’endometrio, e la donna non desidera più figli, è indicata l’asportazione dell’utero (isterectomia).
Conclusioni
Bibliografia essenziale
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Clinical practice guidelines on iron therapy: a critical evaluation
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Abnormal uterine bleeding including coagulopathies and other menstrual disorders
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Parole chiave:
Anemia
Chirurgia ginecologica
Ciclo, mestruazioni e disturbi mestruali
Dolore mestruale / Dismenorrea
Endometriosi / Adenomiosi
Fibromatosi uterina
Fibromi e polipi
Flussi abbondanti
Isterectomia e miomectomia
Pillola con estradiolo e dienogest
Pillola contraccettiva continuativa
Progesterone e progestinici
Ulipristal acetato
Vitamine e oligoelementi