Alberta C. (Monza)
Innanzitutto, l’espressione “malattie a trasmissione sessuale” (MTS) indica la via più frequente con cui l’infezione viene trasmessa, attraverso liquidi organici infetti: sperma, secrezioni vaginali, saliva, o per il contatto tra mucose e cute infette negli organi genitali, a livello dell’ano e della bocca. Questa, tuttavia, non è l’unica via di trasmissione.
Le MTS sono più di trenta. Possono essere causate da batteri, fra cui le più frequenti sono l’infezione da clamidia, la gonorrea e la sifilide; da virus, tra cui l’herpes genitale, i papillomavirus, il virus dell’epatite B e C, e l’HIV (Human Immunodeficiency Virus), che causa l’AIDS; da protozoi, come l’infezione da trichomonas; da parassiti, tra cui la scabbia.
Ecco il punto. Poiché la principale via di infezione è il rapporto sessuale, il profilattico usato fin dall’inizio del rapporto, prima di ogni contatto sessuale, resta la migliore protezione, ancorché non assoluta. Importante: a rigore il profilattico andrebbe usato anche nei rapporti anali e orali. Le donne tendono invece a richiederlo solo nel rapporto vaginale, perché lo intendono come contraccettivo e non come protezione dalle malattie. Non lo esigono nel rapporto anale, e questo spiega perché sono otto volte più vulnerabili degli omosessuali alle MTS per via anale. Gli uomini lo rifiutano nel rapporto orale, perché “toglie sensibilità”. Il risultato è che l’autoprotezione è minima e la diffusione delle MTS inquietante, data la crescente promiscuità.
Le vie non sessuali di trasmissione sono diverse, a seconda del germe in causa. Il sangue può trasmettere l’HIV, i due virus dell’epatite e la sifilide, se c’è un contatto con ferite aperte e sanguinanti (anche le gengive), se ci si scambiano le siringhe, in caso di uso di droghe per via iniettiva, come l’eroina, ma anche in caso di tatuaggi o piercing in situazioni igieniche non controllate e rigorose.
La trasmissione “verticale”, da madre a figlio, è possibile se una donna in gravidanza ha un’infezione attiva in corso. I germi più pericolosi sono l’HIV, il virus dell’epatite B, ma anche i batteri che causano sifilide, gonorrea e clamidia, perché possono trasmettere l’infezione al piccolo durante la gravidanza stessa, o durante il parto e l’allattamento. Anche per questo è indispensabile fare gli esami pre-concezionali prima della gravidanza stessa, come ben dice il termine, e non a gravidanza iniziata, anche perché alcune infezioni potrebbero essere ancora in fase asintomatica al momento del concepimento, ma già ben diagnosticabili prima, con gli opportuni test. Eppure meno del 50% delle donne italiane li fa! Grazie quindi per l’opportunità di una precisazione necessaria. Un cordiale saluto.
Prevenire e curare - Azioni sicure
- con i colpi di tosse o gli starnuti;
- stando in ufficio, sui mezzi pubblici, o tramite i normali contatti sociali;
- usando la toilette;
- attraverso gli animali domestici o le zanzare.
Aids / Hiv Clamidia Epatite B e C Esami preconcezionali Gonorrea Gravidanza Herpes virus Malattie sessualmente trasmesse Papillomavirus Profilattico Rapporti sessuali Scabbia Sifilide Tricomoniasi