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Papillomavirus a 60 anni: il regalo avvelenato del tradimento

Papillomavirus a 60 anni: il regalo avvelenato del tradimento
11/12/2024

Direttore del Centro di Ginecologia e Sessuologia Medica
H. San Raffaele Resnati, Milano

«Continuo a dirmi che sono stata una stupida. Sposata, tre figli, matrimonio tranquillo. Otto anni fa un periodo pesante. Figlie adolescenti ribelli, tanto stress, marito via per trasferte, sempre la stessa vita, fatica e fatica. Sul lavoro arriva un collega nuovo, anche lui stufo di problemi su tutti i fronti. Due noie e due stress fanno un’atomica. E’ partita una passione di pelle che non avevo mai avuto, durata due anni. Poi lui si è trasferito all’estero e abbiamo chiuso. E’ finita così. Credevo. Invece vado a fare un pap-test (era un po’ che non facevo controlli) e mi trovano una brutta lesione da papillomavirus sul collo dell’utero, per cui dovrò fare una “conizzazione” per toglierla. Eppure lui era sanissimo! Il medico mi fa fare altri accertamenti, e ho anche una lesione in bocca. E adesso cosa dico a mio marito?».
Che grana a 60 anni…
Sì, la situazione è delicata. Purtroppo le attrazioni fisiche, ancor più se vertiginose, staccano il controllo dell’autoprotezione. Come se la magia dei baci, il furore del desiderio esplosivo – quell’atomica che esplode ancora più inattesa se il detonatore è un mix amplificato di stress e di noia – e l’attrazione di pelle che tutto travolge fossero un talismano che protegge dalle infezioni sessualmente trasmesse e dalle malattie che esse scatenano. Purtroppo non è così. I francesi parlano di regalo avvelenato (“cadeau empoisonné”), espressione che si adatta benissimo anche allo sperma di un uomo portatore di virus, in questo caso di papillomavirus (HPV) oncogeni. Così chiamati perché possono scatenare lesioni pretumorali e poi tumorali, anche a distanza di anni dall’infezione, se le forme iniziali non vengono adeguatamente trattate.
L’HPV può attaccare tutti i tessuti con cui arrivi a contatto: genitali, vulva, vagina e collo dell’utero, mucosa anale e mucosa della bocca. E poi altri tessuti, fra cui la vescica. L’uomo può stare benissimo, come dice lei, ed essere un portatore sano, che può però infettare molto. Questo perché il codice genetico dell’HPV si è nascosto nel DNA degli spermatozoi, dato che questo virus usa il nostro stesso “alfabeto”.
Oggi l’infezione da HPV è la più diffusa sessualmente. Fino all’80% della popolazione entra in contatto con questi virus; solo una minoranza ha lesioni che possono evolvere fino al cancro. Ecco i consigli per lei, ma anche per le molte donne che al giro di boa dei cinquant’anni, e dopo, si consentono trasgressioni a volte mai vissute.
A tutte le età, fate usare sempre il profilattico come protezione per le infezioni a trasmissione sessuale, in tutti i tipi di rapporto e fin dall’inizio del rapporto. Se ci sono stati rapporti anali non protetti, e si ha già una prima lesione genitale, è necessario valutare anche la mucosa dell’ano e dell’ampolla rettale con un proctologo specializzato sull’HPV. Idem per la bocca, con stomatologo specializzato, presso un centro oncologico. Sono accertamenti ancora più importanti nelle fumatrici, perché le sostanze cancerogene che nel fumo potenziano i tumori amplificano fino a sette volte l’aggressività oncogena dell’HPV.
Ben curate, queste lesioni si risolvono, ma è indispensabile continuare a fare con costanza adeguati controlli periodici (“follow-up”). A tutte le mie pazienti, ancor più se con nuovi amori, raccomando poi la vaccinazione contro l’HPV, che protegge dai ceppi non ancora contratti e riduce l’aggressività di quelli già contratti. Intanto faccia gli accertamenti consigliati alla bocca, e li faccia periodicamente anche all’ano, per tutelare bene la sua salute. A suo marito dica che c’è un’ulceretta da indagare. In base al tipo di lesione, valuterà poi che cosa dire. Intanto usi il profilattico anche con lui, motivandolo come attenzione necessaria per tutelare la salute di entrambi.

Pillole di salute

«L’herpes virus può tornare dopo un bacio ardente?».
Paola


Sì, se si è in un periodo di forte stress o di ridotte difese immunitarie.

«Se nemmeno i preliminari mi eccitano più, cosa vuol dire? Eppure al mio compagno voglio bene».
Silvia

Se una donna che aveva una normale risposta sessuale, non risponde più nemmeno a baci e carezze; se questo blocco è presente in tutte le situazioni (“generalizzato”) e se non è causato da problemi psicologici o di coppia, la prima causa cui pensare è una carenza di testosterone, il primo alleato di desiderio, eccitazione e responsività sessuale anche nella donna. Basta fare i pertinenti dosaggi ormonali nel sangue. Se la carenza, frequente durante e dopo la menopausa, è confermata, una terapia con crema di testosterone, prescritta da un medico competente, in tre-sei mesi può migliorare nettamente anche il desiderio e la risposta fisica.

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