Che grana a 60 anni…
L’HPV può attaccare tutti i tessuti con cui arrivi a contatto: genitali, vulva, vagina e collo dell’utero, mucosa anale e mucosa della bocca. E poi altri tessuti, fra cui la vescica. L’uomo può stare benissimo, come dice lei, ed essere un portatore sano, che può però infettare molto. Questo perché il codice genetico dell’HPV si è nascosto nel DNA degli spermatozoi, dato che questo virus usa il nostro stesso “alfabeto”.
Oggi l’infezione da HPV è la più diffusa sessualmente. Fino all’80% della popolazione entra in contatto con questi virus; solo una minoranza ha lesioni che possono evolvere fino al cancro. Ecco i consigli per lei, ma anche per le molte donne che al giro di boa dei cinquant’anni, e dopo, si consentono trasgressioni a volte mai vissute.
A tutte le età, fate usare sempre il profilattico come protezione per le infezioni a trasmissione sessuale, in tutti i tipi di rapporto e fin dall’inizio del rapporto. Se ci sono stati rapporti anali non protetti, e si ha già una prima lesione genitale, è necessario valutare anche la mucosa dell’ano e dell’ampolla rettale con un proctologo specializzato sull’HPV. Idem per la bocca, con stomatologo specializzato, presso un centro oncologico. Sono accertamenti ancora più importanti nelle fumatrici, perché le sostanze cancerogene che nel fumo potenziano i tumori amplificano fino a sette volte l’aggressività oncogena dell’HPV.
Ben curate, queste lesioni si risolvono, ma è indispensabile continuare a fare con costanza adeguati controlli periodici (“follow-up”). A tutte le mie pazienti, ancor più se con nuovi amori, raccomando poi la vaccinazione contro l’HPV, che protegge dai ceppi non ancora contratti e riduce l’aggressività di quelli già contratti. Intanto faccia gli accertamenti consigliati alla bocca, e li faccia periodicamente anche all’ano, per tutelare bene la sua salute. A suo marito dica che c’è un’ulceretta da indagare. In base al tipo di lesione, valuterà poi che cosa dire. Intanto usi il profilattico anche con lui, motivandolo come attenzione necessaria per tutelare la salute di entrambi.
Pillole di salute
Paola
Sì, se si è in un periodo di forte stress o di ridotte difese immunitarie.
«Se nemmeno i preliminari mi eccitano più, cosa vuol dire? Eppure al mio compagno voglio bene».
Silvia
Se una donna che aveva una normale risposta sessuale, non risponde più nemmeno a baci e carezze; se questo blocco è presente in tutte le situazioni (“generalizzato”) e se non è causato da problemi psicologici o di coppia, la prima causa cui pensare è una carenza di testosterone, il primo alleato di desiderio, eccitazione e responsività sessuale anche nella donna. Basta fare i pertinenti dosaggi ormonali nel sangue. Se la carenza, frequente durante e dopo la menopausa, è confermata, una terapia con crema di testosterone, prescritta da un medico competente, in tre-sei mesi può migliorare nettamente anche il desiderio e la risposta fisica.
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