Le ragioni del corpo
La secchezza vaginale causa molti problemi alla donna e alla coppia. Innanzitutto, la donna avverte fastidio, prurito, irritazione delle mucose, secrezioni sgradevoli, cattivo odore. Ha più difficoltà alla penetrazione fino ad un franco dolore ai rapporti che rende l’intimità sempre meno accettata (“l’ultima fatica prima di dormire”), fino a diventare sgradevole. Il dolore è causato dalle abrasioni (microscopiche, ma molto dolorose) che compaiono sulla delicata mucosa dell’entrata vaginale quando la penetrazione avviene senza lubrificazione e che fanno dire alla donna: «Mi sembra di avere dei taglietti lì!». Le lesioni alle mucose si complicano poi con fastidiose sensazioni di bruciore all’entrata vaginale, accompagnate da disturbi vescicali e bruciori alla minzione, fino ad una franca cistite, che può comparire 24-72 ore dopo il rapporto. In termini medici la secchezza è l’espressione clinica della “atrofia vulvovaginale”. L’ultima definizione americana preferisce l’espressione “distrofia genitourinaria menopausale” per sottolineare il frequente coinvolgimento anche della vescica, da cui dipendono la vulnerabilità alle cistiti, all’incontinenza da sforzo, da urgenza e mista.
I sintomi che avverte l’uomo
La secchezza vaginale, e l’atrofia che la sottende, causano problemi anche all’uomo. La penetrazione è più difficile e, se l’erezione non è gloriosa, può facilitare la comparsa di un vero e proprio deficit di erezione. Per molti uomini la secchezza è sgradevole e irritante perché si sentono rifiutati sessualmente: «Ecco, sei secca perché non mi desideri più», oppure: «Dillo che non ne vuoi più sapere di far l’amore con me!». In realtà il problema è prima di tutto fisico: senza estrogeni, la lubrificazione va via. Con la menopausa, la buona volontà non c’entra per nulla. E la lubrificazione pure. Senza benzina, anche la Ferrari resta ai box: per la stessa ragione. Per non parlare della perdita del profumo di donna, e del gusto intimo che cambia.
Le donne conoscono la vera causa della la secchezza vaginale dopo la menopausa?
- solo il 4% delle donne attribuisce i sintomi di secchezza vaginale, di dolore ai rapporti, di fastidio e bruciore all’atrofia vaginale;
- solo il 12% li attribuisce a cambiamenti ormonali;
- solo 24% li attribuisce alla menopausa;
- ben il 63% pensa che i disturbi “passeranno con l’età”, senza rendersi conto che proprio perché gli estrogeni sono essenziali al benessere genitale, l’atrofia peggiorerà se lasciata all’invecchiamento naturale, fino a trasformare la vagina in un canale corto, stretto, rigido e fragile.
Le ragioni del cuore
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