Spotting in contraccezione: essenziale comprenderne le cause

Gentile amica, la sua domanda è veramente importante e utile per tutte le giovani che fanno contraccezione ormonale. La prima osservazione da fare è che, in ambito clinico, “frequente” non è sinonimo di “normale”. Lo spotting può essere frequente, ma la normalità in contraccezione ormonale è non avere perdite fra un ciclo e il successivo. Questo vale per la pillola, ma anche per il cerotto transdermico e l’anello vaginale.
In questo video illustro:
- che cos’è lo spotting, e perché è una sorta di semaforo giallo che si accende nella vita riproduttiva della donna;
- come le perdite che lei lamenta possano essere provocate, in prima ipotesi, da una diversa formulazione o un diverso dosaggio degli estrogeni e, soprattutto, del progestinico contenuti nella nuova pillola;
- come, tuttavia, lo spotting possa essere dovuto anche a un malassorbimento degli ormoni contenuti nella pillola, causato a propria volta da una condizione di disbiosi intestinale;
- i fattori che possono alterare il microbiota intestinale e in particolare la composizione dell’estroboloma, la porzione di esso che metabolizza gli estrogeni;
- come in una situazione di insufficiente copertura contraccettiva sia opportuno utilizzare anche il profilattico, per ridurre il rischio di gravidanze indesiderate.

Realizzazione tecnica di Monica Sansone