Ansia da prestazione: quando attacca la donna

Di ansia da prestazione siamo abituati a parlare solo al maschile: ma il problema colpisce anche le donne, e persino in misura superiore. La prevalente focalizzazione sulla funzione sessuale di lui deriva fatto che, nell’uomo, il sintomo è particolarmente evidente: il deficit erettivo di mantenimento. Nella donna, invece, una lubrificazione inadeguata si nota meno, e rischia dunque di essere sottovalutata.
In questo video, la professoressa Graziottin illustra:
- i due motivi per cui le donne sono più soggette degli uomini all’ansia da prestazione: maggiore vulnerabilità all’ansia di tratto, ossia caratteriale; forte dipendenza dell’ansia, come del panico, dai livelli di estrogeni (mentre la pulsione appetitiva e la collera correlano con il testosterone);
- come l’ansia leda innanzitutto il desiderio, perché costituisce un rumore di fondo che disturba quella che la scrittrice francese Marguerite Yourcenar definiva “l’attenzione appassionata del corpo”;
- attraverso quali meccanismi l’ansia compromette la lubrificazione vaginale e la congestione dei corpi bulbocavernosi, con secchezza, dolore alla penetrazione e difficoltà di orgasmo;
- come la prima misura di prevenzione siano corretti stili di vita: alimentazione equilibrata, movimento fisico quotidiano, sonno regolare;
- perché l’alcol non va assolutamente usato come ansiolitico;
- l’ulteriore contributo positivo delle pratiche di rilassamento come il respiro diaframmatico, la mindfulness e lo yoga.

Realizzazione tecnica di Monica Sansone