Sintesi dell'intervista e punti chiave
Quali sono i fattori che mettono maggiormente a rischio la serenità della coppia? Quali atteggiamenti, al contrario, favoriscono l’armonia? E che cosa si può fare, in concreto e con un po’ di buon senso, per gestire la transizione in modo costruttivo? In questa intervista illustriamo:
- come la percentuale di uomini che giudicano “buona” la qualità della relazione passi dall’84 al 48 per cento dopo la nascita del primo figlio; il crollo è ancora più deciso per la qualità della vita sessuale: dal 69 al 28 per cento;
- i tre principali fattori predittivi di crollo della soddisfazione affettiva: gli atteggiamenti negativi dell’uomo nei confronti della compagna (inclusa la gelosia più o meno segreta che il neopapà nutre nei confronti del figlio e del legame fra il piccolo e la madre, specialmente se il bimbo è maschio e lei esaspera la contrapposizione); la delusione dell’uomo nei confronti del matrimonio (sentito come noioso, faticoso, poco erotico); la percezione di uno o entrambi i partner di una vita coniugale “caotica”;
- i tre atteggiamenti che proteggono la coppia dalla crisi: la tenerezza del neopapà verso la moglie e il bambino; l’orgoglio che l’uomo nutre per la sua donna divenuta madre; la considerazione in cui lei tiene il compagno e la relazione con lui;
- l’importanza di mantenere uno spazio riservato alla coppia, almeno una sera la settimana, con l’aiuto di un familiare che guardi il piccolo;
- perché la neomamma dovrebbe evitare di fare “coppia fissa” con il figlio, specie se maschio, mantenendo una giusta attenzione anche nei confronti del partner;
- la necessità di non dimenticare che la nascita di un figlio, come tutti gli eventi belli della vita, comporta comunque una buona dose di sacrifici, soprattutto nei primi tempi;
- il valore delle piccole attenzioni quotidiane nel mantenere vivo, in modo concreto, l’amore di un tempo e rilanciare la coppia verso un futuro sereno.
Parole chiave:
Primo figlio
Rapporto di coppia