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Come diventare genitori senza mandare in crisi la coppia

Come diventare genitori senza mandare in crisi la coppia

22/06/2008

Direttore del Centro di Ginecologia e Sessuologia Medica H. San Raffaele Resnati, Milano

A cura di: Roberta Lupi (Radio Radio)

Sintesi dell'intervista e punti chiave

L’arrivo del primo figlio è sempre una grande gioia, ma comporta anche una serie di cambiamenti sostanziali che possono turbare profondamente la qualità della relazione di coppia: al punto che tutti gli studi indicano come il lieto evento costituisca anche una delle più forti crisi di crescita che una coppia possa attraversare nell’arco della vita. Aumentano, in particolare, il senso di solitudine, la stanchezza, l’aggressività: tutti sentimenti di cui i neogenitori parlano malvolentieri e con notevoli sensi di colpa, e che tendono a peggiorare ulteriormente se il sonno notturno è interrotto da frequenti risvegli e se lei non è in buone condizioni di salute.
Quali sono i fattori che mettono maggiormente a rischio la serenità della coppia? Quali atteggiamenti, al contrario, favoriscono l’armonia? E che cosa si può fare, in concreto e con un po’ di buon senso, per gestire la transizione in modo costruttivo? In questa intervista illustriamo:
- come la percentuale di uomini che giudicano “buona” la qualità della relazione passi dall’84 al 48 per cento dopo la nascita del primo figlio; il crollo è ancora più deciso per la qualità della vita sessuale: dal 69 al 28 per cento;
- i tre principali fattori predittivi di crollo della soddisfazione affettiva: gli atteggiamenti negativi dell’uomo nei confronti della compagna (inclusa la gelosia più o meno segreta che il neopapà nutre nei confronti del figlio e del legame fra il piccolo e la madre, specialmente se il bimbo è maschio e lei esaspera la contrapposizione); la delusione dell’uomo nei confronti del matrimonio (sentito come noioso, faticoso, poco erotico); la percezione di uno o entrambi i partner di una vita coniugale “caotica”;
- i tre atteggiamenti che proteggono la coppia dalla crisi: la tenerezza del neopapà verso la moglie e il bambino; l’orgoglio che l’uomo nutre per la sua donna divenuta madre; la considerazione in cui lei tiene il compagno e la relazione con lui;
- l’importanza di mantenere uno spazio riservato alla coppia, almeno una sera la settimana, con l’aiuto di un familiare che guardi il piccolo;
- perché la neomamma dovrebbe evitare di fare “coppia fissa” con il figlio, specie se maschio, mantenendo una giusta attenzione anche nei confronti del partner;
- la necessità di non dimenticare che la nascita di un figlio, come tutti gli eventi belli della vita, comporta comunque una buona dose di sacrifici, soprattutto nei primi tempi;
- il valore delle piccole attenzioni quotidiane nel mantenere vivo, in modo concreto, l’amore di un tempo e rilanciare la coppia verso un futuro sereno.

Parole chiave:
Primo figlio Rapporto di coppia

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