Gravidanza: gli accertamenti raccomandati nel primo trimestre

Quando una donna e il suo partner sognano a lungo un figlio, e infine il concepimento avviene, gli eventi si susseguono rapidamente: ritardo mestruale, test di gravidanza positivo, visita ginecologica per iniziare al meglio il meraviglioso cammino dell’attesa. Ed è proprio nei primissimi mesi della gestazione che è opportuno eseguire alcuni specifici esami per verificare la salute della mamma e del feto.
In questo video, la professoressa Graziottin illustra:
- la necessità di un immediato monitoraggio ematologico, soprattutto se gli ultimi esami del sangue risalgono a tre o quattro mesi prima, e di tenere sotto controllo la pressione sanguigna;
- che cosa si intende accertare con l’ecografia effettuata in ottava settimana;
- come ulteriori approfondimenti ecografici permettano, nelle settimane successive, di ottenere importanti informazioni indirette sullo stato di salute del piccolo e sul rischio di malformazioni e patologie cromosomiche;
- in che cosa consiste la ricerca del DNA fetale nel sangue della madre, quali esami del passato ha sostituito, e quali dati fornisce;
- perché questo specifico esame è particolarmente consigliato se la donna ha già 35-40 anni, o più;
- come l’accertamento di anomalie cromosomiche ponga la coppia di fronte a scelte impegnative, che vanno prese con la massima serenità ma anche preparate da un adeguato counseling clinico;
- come il percorso dei mesi successivi dipenda da due fattori fondamentali: il sostegno competente del ginecologo, o della ginecologa, e una personale assunzione di responsabilità, da parte dei futuri genitori, verso la propria salute e la salute del bimbo che verrà.

Realizzazione tecnica di Monica Sansone