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Microbioma vulvare: le sue funzioni e i suoi alleati

Microbioma vulvare: le sue funzioni e i suoi alleati

07/10/2024

Direttore del Centro di Ginecologia e Sessuologia Medica
H. San Raffaele Resnati, Milano
Focus Salute, format televisivo Italpress sviluppato in collaborazione con Alessandra Graziottin

Sintesi del video e punti chiave

Secchezza, candidosi recidivante, dolore e bruciore al tentativo di avere un rapporto sessuale: sono disturbi frequenti fra le donne di ogni età. Essi hanno un denominatore comune in uno squilibrio della composizione del microbioma vulvare, l’insieme dei microrganismi – in prevalenza batteri – che popolano la superficie dei genitali esterni della donna e che, in condizioni normali, operano come scudo a difesa della salute intima.
In questo video, la professoressa Graziottin illustra:
- la struttura anatomica della vulva, del vestibolo vulvare e del perineo;
- che cos’è, in particolare, l’imene e perché, nelle plurimillenarie culture tradizionali, è segno tangibile e simbolo di verginità;
- le tre funzioni fondamentali della vulva: protettiva, nutritiva, erotica;
- da quali strati è composto lo “scudo” vulvare che protegge l’introito vaginale, l’apertura uretrale e i tessuti sottostanti;
- che cosa sono e quali funzioni svolgono, all’interno di questa struttura, il fattore naturale di idratazione (natural moisturizing factor, NMF) e il lipidoma;
- le tre componenti del microbioma vulvare: batteri commensali e amici (fra cui l’importantissimo Lactobacillus crispatus); germi contaminanti di provenienza intestinale (soprattutto Escherichia coli ed Enterococcus foecalis); agenti patogeni esterni (papillomavirus, herpes virus, ceppi di candida diversi da quelli che convivono con l’organismo ospite);
- che cosa si intende per “eubiosi” e “disbiosi”;
- quali sono le popolazioni batteriche dominanti in un microbioma sano, e che cosa accade quando si verifica una disbiosi permittente, ossia tale da favorire, attraverso meccanismi infiammatori e infettivi, l’insorgenza di disturbi a carico dei tessuti;
- perché la depilazione totale e un’igiene intima aggressiva possono favorire l’insorgenza delle disbiosi permittenti, ma anche la perdita del seduttivo “profumo di donna”;
- in presenza di quali patologie è opportuno proteggere il microbioma vulvare con probiotici a base di Lactobacillus crispatus: infezioni vulvo-vaginali (candidosi recidivante, vaginosi batterica, tricomoniasi, HPV, herpes); vulviti e dermatosi vulvari (dermatite atopica e da contatto; psoriasi; lichen planus, sclerosus e simplex cronico; atrofia vulvare da carenza estrogenica, da radio- e chemioterapia, e da altre terapie oncologiche); dolore cronico (vulvodinia);
- i trattamenti sicuri per la secchezza e la dispareunia secondarie alle terapie adiuvanti del carcinoma mammario.

Video sviluppato in collaborazione con la Fondazione Alessandra Graziottin Onlus
Per gentile concessione di Italpress Agenzia di stampa

Parole chiave:
Atrofia vulvovaginale Carcinoma mammario Depilazione intima Dermatosi Disbiosi permittente Dolore vulvare e vulvodinia Eubiosi e disbiosi Igiene intima Imene Infezioni Lattobacilli Lichen Microbiota vulvo-vaginale Profumo intimo Vulva

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