- Indice:
- Introduzione
- Da quali organi sono formati i genitali femminili?
- Che cos'è e dove si trova esattamente il clitoride?
- Le dimensioni dei genitali esterni femminili possono variare in modo significativo?
- E' normale che le piccole labbra siano più grosse delle grandi labbra, o che siano diverse fra loro?
- In questi casi è possibile correggerle chirurgicamente?
- A cosa serve la vagina? E il punto G è una realtà o un mito?
- Come è strutturato l'utero?
- Quali sono le tappe della vita in cui i genitali si modificano di più?
- Le variazioni dei livelli ormonali possono dunque influenzare anche questi fenomeni?
- Il parto trasforma in qualche modo gli organi sessuali?
- Ci sono prodotti specifici per la salute genitale durante il puerperio?
- Come agisce la menopausa sui tessuti genitali?
- È possibile adottare qualche soluzione anti-invecchiamento specifica?
- Esistono rimedi naturali per la salute dell'apparato genitale?
- Approfondimenti specialistici
Introduzione
Questo avviene perché l’apparato genitale è senza dubbio la parte del corpo verso la quale esiste la maggiore ambivalenza: desiderio e orgoglio da un lato, distacco fino all’avversione dall’altro. Ci troviamo insomma di fronte a un tabù di natura emotiva: e lo dimostra il fatto che la scarsa informazione sul tema è trasversale in tutta la popolazione femminile e riguarda anche donne per altri aspetti molto colte.
Eppure, dall'infanzia alla menopausa, passando attraverso la gravidanza, le parti intime cambiano profondamente e incidono sulla salute, sul senso di benessere, sulla risposta sessuale, sulla stessa vita di coppia: per questo è importante conoscerle bene e sapere come prevenire ogni modificazione negativa.
Nella prima parte della scheda esaminiamo le componenti essenziali dell’apparato genitale femminile. Nella seconda parte, illustriamo i principali cambiamenti anatomici e funzionali in corrispondenza delle diverse fasi di vita.
Da quali organi sono formati i genitali femminili?
Che cos'è e dove si trova esattamente il clitoride?
Oltre al clitoride, le donne hanno un’altra struttura essenziale per il piacere: i due corpi bulbo-cavernosi, posti al di sotto delle piccole labbra. L’eccitazione comporta un afflusso di sangue ai corpi cavernosi, che si gonfiano e iniziano a trasmettere le sensazioni piacevoli che portano poi all’orgasmo.
Le dimensioni dei genitali esterni femminili possono variare in modo significativo?
In particolare la vulva “infantile”, ossia poco sviluppata, è associata a minore responsività sessuale: questa condizione correla infatti, almeno in parte, con i livelli di ormoni maschili circolanti a livello tessutale. Per questo motivo, i genitali molto piccoli possono essere aumentati con pomate a base di testosterone, che migliora anche la risposta sessuale.
I genitali piccoli si associano spesso anche a dispareunia, ossia dolore ai rapporti, specialmente se esista una scarsa compatibilità dimensionale con il partner. A questo proposito, è interessante notare che un terzo delle donne con vestibolite vulvare ha anche un problema di incompatibilità dimensionale con il partner, spesso peggiorata dalla contrazione difensiva del muscolo elevatore che circonda la vagina e che finisce per restringere ulteriormente l’entrata. In caso di dolore alla penetrazione, quindi, il medico dovrebbe valutare se esistano una vestibolite vulvare e/o un ipertono del muscolo elevatore, e suggerire le modalità con cui migliorare nettamente la distensibilità e l’elasticità del muscolo, da cui dipende poi la possibilità di una penetrazione non dolorosa. Le strategie terapeutiche per rilassare il muscolo troppo contratto (“ipertono”) includono: automassaggio e stretching (che la donna può fare da sola, quotidianamente): biofeedback di rilassamento, una tecnica con cui la donna, insieme al medico o al fisioterapista, impara a comandare correttamente il muscolo elevatore; la fisioterapia. In casi di massima tensione può essere indicato anche l’uso della tossina botulinica.
E' normale che le piccole labbra siano più grosse delle grandi labbra, o che siano diverse fra loro?
In questi casi è possibile correggerle chirurgicamente?
A cosa serve la vagina? E il punto G è una realtà o un mito?
Come è strutturato l'utero?
Il collo dell'utero è la sede principale delle infezioni e dei tumori maligni femminili. Il 95% dei carcinomi del collo dell’utero sono causati dalle infezioni da Papillomavirus: sono quindi la conseguenza di una malattia sessualmente trasmessa.
Sotto l’influsso ormonale degli estrogeni, dopo la pubertà e soprattutto in gravidanza, le cellule della parete interna del collo dell’utero migrano all’esterno a rivestire anche la parte che aggetta in vagina: questo fenomeno provoca un’alterazione della mucosa chiamata “ectopia”, nome che indica appunto come quelle cellule si trovino fuori dalla loro sede naturale. Le cellule ectopiche sono più vulnerabili alle infezioni e tendono a causare piccoli sanguinamenti durante il rapporto sessuale (“spotting”). L’ectopia, a sua volta, può andare incontro a forme ipertrofiche che causano sanguinamenti più abbondanti. Per prevenire questo fastidioso problema, è consigliato fare il pap-test prima di iniziare una gravidanza. Altri esami essenziali da effettuare periodicamente sono la visita ginecologica annuale, il virapap, l’ecografia pelvica, mentre la colposcopia e la vulvoscopia sono considerate indagini di secondo livello e vanno svolte solo su indicazione specifica.
Quali sono le tappe della vita in cui i genitali si modificano di più?
Le variazioni dei livelli ormonali possono dunque influenzare anche questi fenomeni?
Durante l’ovulazione, per esempio, si nota spesso un aumento delle perdite e una sensazione di prurito: in parte si tratta di un fenomeno normale, dovuto al picco di estrogeni tipico di questa fase del ciclo, se l’aspetto delle secrezioni è limpido e filante, “a chiara d’uovo”. È importante però essere certi che le secrezioni non siano in realtà il sintomo di un'infezione. Se le perdite vaginali sono bianche, tipo ricotta, e si associano a una sensazione di prurito si può per esempio pensare a una Candida; se hanno un odore sgradevole, alla Gardnerella: in questi casi è meglio consultare subito un ginecologo.
Il parto trasforma in qualche modo gli organi sessuali?
Per ritornare alle condizioni precedenti il parto (o quasi...) può essere molto utile fare, più volte al giorno e per alcuni mesi, un semplice esercizio: stringere e rilassare ritmicamente i muscoli della vagina (contando per esempio fino a cinque in contrazione e fino a dieci in distensione).
Un'altra conseguenza del parto può essere legata all'episiotomia, il taglio che viene praticato alla base della vagina per agevolare la nascita del bambino: è importante che la sutura (“episiorrafia”) sia fatta con grande competenza in modo che il muscolo che circonda la vagina non rimanga compromesso da una lesione permanente o da una ricostruzione non appropriata.
Ci sono prodotti specifici per la salute genitale durante il puerperio?
Come agisce la menopausa sui tessuti genitali?
Anche il volume dei corpi cavernosi si riduce con l’età: è massimo fra la pubertà e i vent’anni, mentre a cinquanta il tessuto muscolare liscio, essenziale per il meccanismo dell’eccitazione, risulta ridotto di oltre il 50 cento.
Un discorso a parte merita il “lichen sclerosus” della vulva, una patologia caratterizzata dalla produzione di autoanticorpi contro i tessuti vulvari: può causare una precoce fusione delle piccole labbra con le grandi labbra (conglutinazione), e del clitoride con il cappuccio che lo copre (“prepuzio”). Questa malattia può comparire anche nell’infanzia e nell’adolescenza, e si associa a secchezza vulvare, prurito e una riduzione progressiva della qualità della risposta sessuale e del piacere.
È possibile adottare qualche soluzione anti-invecchiamento specifica?
Esistono rimedi naturali per la salute dell'apparato genitale?
- un'alimentazione sana migliora l'ossigenazione dei tessuti e contribuisce a mantenerli tonici ed elastici. In particolare la frutta, la verdura e i cosiddetti prodotti “probiotici” (yogurt e altri latticini arricchiti con fermenti lattici) possono influire sull'ecosistema del colon e potenziare le difese contro i diversi agenti infettivi;
- un'attenzione particolare va riservata all'igiene intima. Lavaggi troppo frequenti o con detergenti troppo aggressivi (con un ph neutro o alcalino) eliminano lo strato di sebo che è invece essenziale per la protezione della cute vulvare. L'uso frequente di saponi e lavande rende inoltre i tessuti più fragili e più esposti all'aggressione di batteri e virus, di microtraumi e allergeni;
- i prodotti a base di fitoestrogeni non hanno un’efficacia dimostrata contro l'invecchiamento: se si hanno sintomi locali legati alla menopausa – come secchezza vaginale, prurito e calo del desiderio – l'unica soluzione davvero efficace è rappresentata dalla terapia ormonale sostitutiva;
- i rapporti sessuali frequenti (naturalmente solo se desiderati!) mantengono in forma anche l’apparato genitale: il sesso è (anche) una forma di ginnastica neurovascolare, che aumenta l'irrorazione sanguigna locale, e muscolare, che migliora il tono della muscolatura pelvica, la sensibilità sessuale e la soddisfazione fisica.
Approfondimenti specialistici
1) Graziottin A. Giraldi A.
Anatomy and physiology of women's sexual function
In: Porst H. Buvat J. (Eds), ISSM (International Society of Sexual Medicine) Standard Committee Book, Standard practice in Sexual Medicine, Blackwell, Oxford, UK, 2006, p. 289-304
2) Graziottin A. Rovei V.
Sessualità in puerperio e igiene intima: il ruolo del ginecologo
In: Graziottin A. (Guest Ed.), I disturbi sessuali femminili: quando il medico conta, Giornale Italiano di Ginecologia, Vol. XXVIII - n. 6, giugno 2006, p. 301-312
3) Graziottin A.
Female sexual dysfunction: Assessment
in: Bø K. Berghmans B. Mørkved S. Van Kampen M. (Eds), Evidence-Based Physical Therapy For The Pelvic Floor - Bridging Science and Clinical Practice, Elsevier, Oxford, UK, 2007, p. 266-277
4) Graziottin A.
Female sexual dysfunction: Treatment
in: Bø K. Berghmans B. Mørkved S. Van Kampen M. (Eds), Evidence-Based Physical Therapy For The Pelvic Floor - Bridging Science and Clinical Practice, Elsevier, Oxford, UK, 2007, p. 277-287
Parole chiave:
Apparato genito-urinario femminile
Igiene intima
Invecchiamento sessuale
Menopausa e premenopausa
Parto vaginale / Parto cesareo
Stili di vita