Ormoni bioidentici in menopausa: la sicurezza dipende dal dosaggio

Le donne apprezzano molto che la terapia ormonale per la menopausa sia a base di estrogeno bioidentico, ad esempio l’estradiolo, perché ritengono che bioidentico significhi innocuo. Si tratta tuttavia di un’equivalenza sbagliata: a dosi eccessive, l’estradiolo può accrescere il rischio oncologico esattamente come il suo equivalente sintetico, l’etinilestradiolo, in uso da decenni. Sono la personalizzazione della terapia e, in particolare, il corretto dosaggio delle sue componenti il fattore decisivo di sicurezza.
In questo video, la professoressa Graziottin illustra:
- i quattro tipi di estrogeni prodotti dall’organismo femminile: estradiolo, estriolo, estrone, estetrolo;
- la posizione assunta dalle più importanti società mondiali della menopausa sull’espressione “bioidentico”;
- il tempo medio che un cancro al seno impiega per essere rilevabile dagli attuali strumenti di indagine;
- le forme tumorali più pericolose;
- il possibile ruolo degli estrogeni nello sviluppo della patologia;
- gli esami da fare prima di prescrivere la terapia ormonale sostitutiva;
- come la TOS, nella donna con utero, debba sempre includere il progesterone naturale o un progestinico sintetico;
- i benefici aggiuntivi dei diversi tipi di progestinico, in funzione delle esigenze di salute della singola paziente;
- perché, normalmente, si considera “neutro” il rischio oncologico complessivo correlato alla TOS;
- come il medico debba ottimizzare la terapia in termini di componenti, dosaggio e via di somministrazione, per favorire l’aderenza della donna e proteggerne la salute e la serenità.

Realizzazione tecnica di Monica Sansone